Il Parco Nazionale dello Stelvio, istituito nel 1935, copre un’area di 134.620 ettari, rendendolo il parco più grande d’Italia, situato al centro delle Alpi Centrali. Questo parco comprende l’intero massiccio montuoso dell’Ortles-Cevedale.
Contenuto
- 1 Informazioni sul Parco Nazionale dello Stelvio
- 2 Come arrivare al Parco Nazionale dello Stelvio
- 3 Escursioni e attività consigliate
- 4 Cosa vedere e fare nel Parco Nazionale dello Stelvio e dintorni
- 4.1 Escursione per avvistare animali alpini
- 4.2 Prato allo Stelvio
- 4.3 Stelvio
- 4.4 Prato allo Stelvio
- 4.5 Trafoi e Passo dello Stelvio
- 4.6 Museo Storico Carlo Donegani
- 4.7 Messner Mountain Museum Ortles
- 4.8 Peio
- 4.9 Area Naturale di Peio
- 4.10 Solda
- 4.11 Santa Caterina Valfurva
- 4.12 Martello e Val Martello
- 4.13 Forte Venini
- 5 Flora dello Stelvio
- 6 Fauna dello Stelvio
- 7 Geografia dello Stelvio
- 8 Valli del Parco Nazionale dello Stelvio da visitare
- 8.1 Valfurva
- 8.2 Valle del Gavia
- 8.3 Valle di Braulio
- 8.4 Valdidentro
- 8.5 Valle di Fraele
- 8.6 Valle di Livigno
- 8.7 Valdisotto
- 8.8 Valle di Viso
- 8.9 Valle Grande
- 8.10 Val Cané
- 8.11 Valle di Trafoi
- 8.12 Valle di Solda
- 8.13 Valle di Martello
- 8.14 Val d’Ultimo
- 8.15 Val Venosta
- 8.16 Val Zebrù
- 8.17 Val di Peio
- 8.18 Val di Rabino
- 9 Periodo migliore per visitare il Parco Nazionale dello Stelvio in Italia
Informazioni sul Parco Nazionale dello Stelvio
Storia del parco nazionale
Il Parco Nazionale dello Stelvio è stato istituito nel 1935 e nel 1977 la sua area è stata ampliata a 130.734 ettari. Prende il nome dal comune di Stelvio in Alto Adige e dall’omonimo passo alpino. All’interno della sua estensione, si trovano vaste foreste, aree agricole, masi di montagna, fattorie e villaggi abitati. La gestione del parco è affidata a un consorzio composto dal Ministero dell’Ambiente, dalla Provincia di Bolzano, dalla Provincia di Trento e dalla Regione Lombardia. I comitati di gestione di Bolzano, Trento e Lombardia fanno parte di un consiglio amministrativo che include anche personalità scientifiche e ambientali.
Nel settembre 2009, è stato concordato che la gestione del parco sarebbe stata trasferita alla Regione Lombardia, alla Provincia Autonoma di Trento e alla Provincia Autonoma di Bolzano, con la creazione di un comitato direttivo composto da 7 membri. Tuttavia, questo cambiamento di gestione ha generato polemiche, con accuse di allentamento delle norme di protezione del parco nella provincia di Bolzano, con il rischio di apertura alla caccia, all’uso di strade forestali, alla creazione di impianti sciistici e alla speculazione edilizia, mettendo in pericolo la conservazione dell’habitat naturale. Nel marzo 2011, il Presidente della Repubblica Napolitano non ha convalidato il Decreto Legge che sanciva il cambiamento di gestione del Parco, rinviandolo alla commissione paritetica delle 12. Nel luglio 2014, è stata presentata un’altra proposta per lo smantellamento del parco, nonostante l’opposizione del Ministero dell’Ambiente.
Il Parco Nazionale dello Stelvio confina a nord con il Parco Nazionale Svizzero dell’Engadina, a sud con il Parco Regionale dell’Adamello in Lombardia, che è collegato al Parco Naturale Adamello-Brenta in Trentino, e a est con il Parco Naturale del Gruppo di Tessa.
Questo parco è l’area protetta più grande d’Italia, di grande importanza per gli italiani e, insieme al Parco Nazionale del Vesuvio, è uno dei più visitati.
Paesaggi del parco
Il paesaggio del parco nazionale si distingue per la conservazione di aree alpine incontaminate insieme a zone coltivate che risalgono a secoli fa. Qui possiamo ammirare rigogliose foreste, verdi pascoli di montagna, pratiche di transumanza alpina e, nelle valli, si conservano resti di strutture rurali come antiche fabbriche, segherie e mulini.
Grazie alla morfologia diversificata del territorio, il parco ospita una grande varietà di ecosistemi ricchi di flora e fauna.
Come arrivare al Parco Nazionale dello Stelvio
Il Parco Nazionale dello Stelvio in Alto Adige si estende dalle valli di Vinschgau/Val Venosta fino alle valli di Ultental/Val d’Ultimo e Martelltal/Val Martello. È accessibile tutto l’anno ed è raggiungibile sia con i mezzi pubblici che con un veicolo privato. I centri urbani più vicini includono Merano e Bolzano.
Escursioni e attività consigliate
Cosa vedere e fare nel Parco Nazionale dello Stelvio e dintorni
Il Parco Nazionale dello Stelvio confina a nord con il Parco Nazionale Svizzero dell’Engadina e a sud con il Parco Regionale dell’Adamello in Lombardia, che è collegato al vicino Parco Naturale Adamello-Brenta in Trentino. A est si estende il Parco Naturale del Gruppo di Tessa.
Escursione per avvistare animali alpini
Questa emozionante escursione parte da Fontanino di Celentino nella Valle di Monte, dove troverai un comodo parcheggio. Da qui, segui la strada forestale che ti condurrà a Malga Giumella e poi prendi il sentiero CAI-SAT n. 124 che ti porterà a Malga Paludèi (2.106m). Prosegui sul sentiero n. 110 e poi sul sentiero n. 141, che sale brevemente la valle di Piana e poi scende verso Lagostèl. Lungo il percorso, potrai avvistare tipici animali alpini e passare accanto a vecchi carbonili. Un’esperienza unica nel cuore della natura.
Prato allo Stelvio
Prato allo Stelvio (Prad am Stilfserjoch in tedesco) è un comune italiano di circa 3.695 abitanti, situato in Val Venosta, nella provincia autonoma di Bolzano, in Trentino-Alto Adige. Oltre ad essere una comunità residenziale, funziona anche come centro di mercato.
Il comune è composto dai villaggi di Prato, il capoluogo (inclusa l’area di Agumes), e Montechiaro (Lichtenberg). Sebbene il suo nome suggerisca una vicinanza al Passo dello Stelvio, si trova a circa 20 chilometri a valle, a un’altitudine di 915 metri sul livello del mare, nel fondovalle della Val Venosta.
Gran parte del territorio di Prato allo Stelvio è incluso nel Parco Nazionale dello Stelvio, evidenziando la natura incontaminata delle pendici del gruppo dell’Ortles e l’ambiente protetto del delta del torrente Solda alla sua confluenza con l’Adige, noto come "Arena di Prato", che ospita una fauna ornitologica varia e rara.
Stelvio
Stelvio è un comune italiano con una popolazione di 1.153 abitanti, situato nella provincia autonoma di Bolzano.
Il territorio comunale comprende due valli laterali della Val Venosta: la Val di Solda e la Val di Trafoi. Qui si trovano alcune delle montagne più alte delle Alpi Orientali, come l’Ortles (3.906 m s.l.m.), la vetta più alta del Trentino-Alto Adige. Ai piedi dell’Ortles si trova il secondo passo stradale più alto d’Europa, il Passo dello Stelvio (2.758 m s.l.m.), attraversato dalla strada statale 38.
Stelvio offre molteplici opzioni per lo sci, con un totale di quattro comprensori sciistici (due a Solda, uno a Trafoi e uno attivo in estate al Passo dello Stelvio).
Il nome Stelvio risale a periodi precedenti l’epoca romana e si è evoluto nel tempo. L’architettura religiosa del comune include la Chiesa della Visitazione della Beata Vergine Maria, la chiesa parrocchiale del paese di Trafoi e la Chiesa di Santa Geltrude, che funge da chiesa parrocchiale a Solda.
Prato allo Stelvio
Prato allo Stelvio, come indica il suo nome tedesco (Prad am Stilfserjoch), si trova vicino al Passo dello Stelvio, sebbene in realtà disti circa venti chilometri. Questo luogo è molto popolare tra i turisti che visitano il Parco Nazionale dello Stelvio, poiché rappresenta un punto centrale, facilmente accessibile e vicino a tutti i principali gruppi montuosi della regione.
Il capoluogo comunale, Prato, è situato in una splendida pianura circondata da una natura rigogliosa. Qui si trova il Centro Visite Aquaprad, un importante centro del Parco Nazionale dello Stelvio dedicato al mondo acquatico. Vicino a Prato allo Stelvio scorre il fiume Solda, e il centro ospita un acquario lacustre che riproduce le condizioni di vita del Lago di Caldaro, mostrando le principali specie ittiche che lo abitano. Inoltre, vengono offerte diverse attività legate al mondo dei laghi e dei fiumi.
Oltre al suo legame con l’ambiente acquatico, Prato allo Stelvio è noto per l’industria del mobile in legno e per la coltivazione delle rinomate mele della Val Venosta. Queste attività economiche contribuiscono in modo significativo alla vita e all’identità della comunità locale.
Trafoi e Passo dello Stelvio
Trafoi, una frazione del comune di Stelvio, si trova sul versante altoatesino del Passo dello Stelvio, lungo la strada statale che lo attraversa. Questo pittoresco villaggio è l’ultimo prima di raggiungere la cima del passo, offrendo accesso agli straordinari paesaggi della regione. È possibile esplorare questi paesaggi salendo in auto, moto o bicicletta, purché si sia adeguatamente preparati.
Le origini di Trafoi risalgono al Medioevo, con la prima menzione nel XIV secolo, anche se la sua popolazione stabile si è consolidata dal XVI secolo. Nel paese, spicca la Chiesa della Visitazione della Beata Vergine Maria, immersa nei verdi prati delle pendici dello Stelvio. Inoltre, l’Hotel Bella Vista, gestito dalla famiglia Thöni, è un punto di interesse notevole. Questa famiglia, residente a Trafoi da cinquecento anni, ha trasformato l’hotel in un museo dedicato a Gustav Thöni, leggenda dello sci alpino, vincitore di quattro Coppe del Mondo, cinque medaglie d’oro ai campionati mondiali e una alle Olimpiadi invernali.
Nei pressi di Trafoi, si può visitare anche il Santuario delle Tre Fontane Sante, situato a 1.607 metri di altitudine. Questo santuario, costruito nel XIII secolo e ristrutturato nel XVIII secolo, è un altro punto di interesse storico e religioso della regione.
Museo Storico Carlo Donegani
Di proprietà della Banca Popolare di Sondrio, si trova sul versante lombardo dello Stelvio, a Bormio, ed è dedicato all’ingegnere Carlo Donegani (Brescia, 1775 – Milano, 1845), celebre per aver progettato la strada che sale al Passo dello Stelvio, collegando Bormio a Trafoi.
Il museo racconta la storia del Passo dello Stelvio, suddividendola in tre sezioni: una dedicata alla strada, che ne illustra la nascita, la progettazione e la costruzione (inaugurata nel 1825 e considerata una delle opere di ingegneria civile più straordinarie nella storia d’Italia), una sulla Grande Guerra, con oggetti e pannelli che illustrano gli eventi della Prima Guerra Mondiale avvenuti nei pressi dello Stelvio, e un’altra sugli eventi, in particolare quelli sportivi. Il museo si trova vicino al Passo dello Stelvio ed è aperto in estate, in concomitanza con l’apertura della strada.
Messner Mountain Museum Ortles
Il Messner Mountain Museum Ortles si trova a un’altitudine notevole di 1.900 metri sul livello del mare, a Solda, in Val Venosta, sulle pendici del Monte Ortles, che su una mappa tirolese del 1774 era chiamato la "Fine del Mondo". È una delle sei sedi del Messner Mountain Museum, fondato dal celebre alpinista Reinhold Messner. Le altre sedi si trovano in diverse aree dell’Alto Adige, come Castel Firmiano, Castel Juval, Forte Monte Rite, Brunico e Plan de Corones.
Questo museo è specificamente dedicato al tema del ghiaccio, che è una parte fondamentale dell’esperienza alpina. Oltre a esporre informazioni e reperti legati al ghiaccio e all’alpinismo, presenta anche dipinti di paesaggi dell’Alto Adige e vedute del Monte Ortles.
Il Messner Mountain Museum Ortles è situato in uno spazio sotterraneo progettato dall’architetto venostano Arnold Gapp. L’area principale del museo è concepita all’interno di una collina, accanto al maso che Messner ha restaurato e trasformato in un’azienda agricola con ristorante. Questo ristorante offre piatti tipici himalayani, tra gli altri, fornendo ai visitatori un’esperienza culinaria unica.
Peio
Peio, situato in Val di Sole e all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio, è una delle destinazioni più conosciute della regione del Trentino e una meta di vacanza molto apprezzata. È principalmente noto per le sue acque termali, presenti alle Terme di Pejo, aperte sia in estate che in inverno. Inoltre, è rinomato per le sue stazioni sciistiche, tra cui la Pejo3000 Skiarea, situata a tremila metri di altitudine, una delle più alte delle Alpi.
Nel centro storico di Peio Paese, merita una visita la splendida Chiesa di San Giorgio del XIV secolo, che vanta un imponente campanile e notevoli affreschi dei pittori Giovanni e Battista Baschenis. Anche la Chiesa di San Rocco è degna di nota, con la sua peculiare architettura che include un pronao coperto da un tetto e un interno a navata unica con volta a crociera.
Inoltre, a Peio Paese si trova il Museo Peio 1914-1918, che racconta gli eventi della Prima Guerra Mondiale avvenuti a queste altitudini, offrendo una prospettiva unica sulla storia locale. In sintesi, Peio offre una combinazione unica di storia, bellezza naturale e opportunità di relax e attività all’aperto durante tutto l’anno.
Area Naturale di Peio
L’area naturale di Peio, unica nel Parco Nazionale dello Stelvio, offre un’opportunità eccezionale per osservare cervi e caprioli nel loro ambiente naturale. Situata a Runcal, lungo la strada provinciale che collega il centro di Peio con Peio Fonti, questa riserva garantisce un’esperienza confortevole e accessibile a chi desidera ammirare la fauna della regione.
In quest’area faunistica, i visitatori possono esplorare la "Casa del Cervo", che funge da Centro Visitatori e punto informativo. Qui si trovano pannelli informativi e dispositivi interattivi che offrono una visione dettagliata e accessibile sulla vita e le caratteristiche delle specie animali che abitano il Parco Nazionale dello Stelvio. È un’opportunità unica per conoscere la fauna locale e apprezzare la bellezza naturale di Peio in un ambiente protetto ed educativo.
Solda
Solda, un affascinante villaggio nell’alta Val Venosta situato a 1.906 metri sul livello del mare, è principalmente riconosciuto come una rinomata località sciistica. Tuttavia, in estate diventa anche una meta popolare grazie alla bellezza dei suoi paesaggi. Inoltre, è un importante centro alpinistico, poiché da qui partono le ascensioni al Monte Ortles, una delle montagne simbolo della regione.
A Solda, i visitatori possono esplorare l’Altepfarrkirche, l’antica chiesa parrocchiale con origini nel XIV secolo, sebbene la sua attuale struttura risalga al XVII secolo. Inoltre, il paese ospita il piccolo Museo della Regione Ortles, che offre uno sguardo affascinante sulla storia e la cultura locale.
Dal centro di Solda, si possono intraprendere piacevoli passeggiate tra i prati circostanti, lungo i suoi laghi o immergersi nelle foreste di conifere esplorabili a piedi. Queste escursioni offrono l’opportunità perfetta per connettersi con la natura e godere della serenità di questo splendido ambiente alpino.
Santa Caterina Valfurva
Santa Caterina Valfurva è conosciuta dagli appassionati di sci come una rinomata località per lo sci alpino e lo sci di fondo. Le sue piste impegnative hanno ospitato numerose competizioni di Coppa del Mondo e Coppa Europa, oltre ai campionati mondiali di sci di fondo e combinata nordica. Inoltre, ha accolto i campionati mondiali di sci alpino femminile nel 1985 e nel 2005.
La località è una tappa imperdibile per chi visita il Parco Nazionale dello Stelvio con l’intento di praticare il proprio sport invernale preferito. La stagione sciistica si estende solitamente da novembre ad aprile, grazie alla sua posizione alla fine della valle, che garantisce un clima freddo ideale per lo sci per diversi mesi.
Tuttavia, Santa Caterina Valfurva non è frequentata solo in inverno. In estate, si trasforma in una destinazione perfetta per gli amanti dello sport. I visitatori possono godere di piacevoli passeggiate tra fiori e foreste, fermandosi di tanto in tanto ad ammirare piante rare o osservare la fauna alpina nel suo habitat naturale. È un’esperienza arricchente che permette di connettersi con la natura e godere della bellezza delle Alpi durante tutto l’anno.
Martello e Val Martello
Martello, un pittoresco villaggio nella bassa Val Venosta, si distingue per la sua particolarità: tutti i suoi circa 900 abitanti sono di madrelingua tedesca. Oltre alla sua affascinante composizione linguistica, il villaggio offre attrazioni turistiche come le chiese di Santa Valburga e Santa Maria alla Fonderia. Quest’ultima è nota per essere una meta di pellegrinaggio e per la sua suggestiva posizione immersa nella foresta.
Tuttavia, Martello è soprattutto conosciuto come punto di partenza per esplorare la Val Martello, una regione famosa in passato per l’allevamento del bestiame e la coltivazione delle fragole. La valle è un paradiso per gli escursionisti, con sentieri di diversa difficoltà adatti sia ai principianti che agli esperti. Inoltre, è una meta molto apprezzata dagli appassionati di sci di fondo, grazie ad alcune delle piste più belle della regione.
Il Monte Cevedale, situato in questa zona, è molto apprezzato anche dagli amanti dello scialpinismo per le emozionanti opportunità che offre. In sintesi, Martello e la Val Martello sono destinazioni imperdibili per chi desidera immergersi nella natura alpina e praticare attività all’aperto in un ambiente tranquillo e suggestivo.
Forte Venini
Il Forte Venini, situato a Oga, Valdisotto, è una delle fortificazioni meglio conservate della Prima Guerra Mondiale in Europa. Costruito tra il 1908 e il 1912 per proteggere i passi alpini della Valtellina dalla minaccia austriaca, il forte è stato restaurato e trasformato in museo nel 2003.
Questo museo racconta la storia delle due guerre mondiali e offre uno sguardo su com’era la vita all’interno del forte. Il suo interno è suddiviso in diverse stanze, tra cui gli alloggi dei soldati, che avevano un livello di comfort di base grazie al riscaldamento degli ambienti. Inoltre, nelle fondamenta del forte si trovano ancora i serbatoi d’acqua originali. Il Forte Venini ospita anche mostre temporanee su vari argomenti legati alla storia e alla vita militare.
Flora dello Stelvio
Gli amanti della natura scopriranno un’ampia varietà di specie botaniche nel parco, comprese alcune molto rare come il ranuncolo dei ghiacciai (Ranunculus glacialis), che cresce oltre i 3.500 metri di altitudine, e la soldanella pusilla. Ogni area è adornata da una flora variegata e colorata.
Nella fascia altitudinale tra i 1.000 e i 2.000 metri, le foreste di conifere dominano il paesaggio del parco. La specie più comune è l’abete rosso (Picea abies), anche se in alcune zone, soprattutto in Val di Rabbi, si possono trovare piccoli gruppi isolati di abete bianco (Abies alba). Queste foreste si estendono lungo i versanti delle montagne, diradandosi gradualmente verso l’alto, dove il larice (Larix decidua) e il pino cembro (Pinus cembra) sostituiscono progressivamente l’abete rosso.
Al di sopra delle foreste di conifere si trova la zona degli arbusti nani, che cresce oltre il limite degli alberi, attorno ai 2.600 metri. Dai 2.800 metri in su, il paesaggio cambia drasticamente in un ambiente caratterizzato da rocce, ghiaioni, nevi perenni e morene glaciali, dove la vita vegetale è limitata a poche specie pioniere altamente specializzate, come i licheni.
Il parco ospita anche ambienti particolari come le torbiere, zone umide caratterizzate da una flora altamente specializzata che include piante carnivore come la drosera a foglie rotonde (Drosera rotundifolia) e la pinguicola alpina (Pinguicula alpina). Queste piante compensano la mancanza di azoto nel suolo catturando piccoli insetti. Specie rare come la Paludella squarrosa, una briofita con distribuzione circumpolare-artica, si possono trovare in alcune zone delle Alpi tra la Lombardia e il Trentino-Alto Adige.
Fauna dello Stelvio
Nel parco si possono osservare numerose specie della fauna alpina. Nelle fitte foreste vivono branchi di cervi e caprioli, mentre a quote più elevate si possono avvistare camosci e stambecchi nelle valli. Inoltre, l’area è popolata da volpi, marmotte, ermellini e scoiattoli. Una grande varietà di uccelli, tra cui corvi, picchi, galli cedroni, gufi e aquile reali, trova qui il proprio habitat.
Il parco presenta una grande varietà di ambienti ed ecosistemi, con notevoli differenze altimetriche, che vanno dai 650 metri sul livello del mare fino ai 3.900 metri delle vette glaciali. All’interno di questi territori, si può trovare una straordinaria diversità di fauna selvatica, tra cui cervi, camosci, caprioli, stambecchi, marmotte, volpi, ermellini, scoiattoli, lepri, tassi e donnole. Inoltre, sono stati avvistati lupi, linci e persino orsi provenienti dal vicino Parco Naturale Adamello Brenta.
L’area del parco ospita anche una grande varietà di uccelli, molti dei quali vi nidificano. Tra questi si annoverano la pernice bianca, il gallo forcello, il gracchio alpino, il corvo imperiale, il picchio, il gallo cedrone, la poiana, lo sparviero, il gufo e l’aquila reale. Grazie a un progetto di reintroduzione di successo, è possibile avvistare anche il gipeto. Il parco non solo offre rifugio a numerose specie animali, ma contribuisce anche alla loro protezione e conservazione.
Geografia dello Stelvio
Orografia
La maggior parte delle cime delle Alpi dell’Ortles si trova all’interno del parco. La dorsale principale ha inizio al Passo dello Stelvio, il secondo valico più alto d’Europa, che collega Bormio con Trafoi. Da qui si innalzano numerose vette oltre i 3.500 metri, tra cui la Punta Thurwieser, il Gran Zebrù e il Cevedale, culminando con la cima dell’Ortles. Da questa dorsale si diramano creste secondarie che separano importanti valli. Altre vette degne di nota includono il Monte Zebrù, il Palon de la Mare, la Punta San Matteo, il Monte Vioz, la Punta Taviela, il Pizzo Tresero e molte altre.
Geomorfologia
Il parco si trova nel cuore delle Alpi Retiche, a sud della catena principale delle Alpi. È circondato da un vasto anfiteatro di vette che separano la Lombardia a ovest dal Trentino-Alto Adige a est. Si estende dalle basi montuose fino alle vette del gruppo Ortles-Cevedale, presentando una varietà di biomi e ambienti naturali, dai pascoli alle tundre, dalle foreste di abete rosso e larice fino alle pareti rocciose coperte da nevi perenni.
Valli del Parco Nazionale dello Stelvio da visitare
Diverse valli alpine si trovano all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio:
Valfurva
Un angolo alpino sereno dove acque cristalline e verdi pendii creano un ambiente di tranquillità e bellezza naturale incontaminata.
Valle del Gavia
Questa valle si caratterizza per il suo paesaggio selvaggio e aspro, offrendo panorami spettacolari e sfide per avventurieri e amanti della natura.
Valle di Braulio
Famosa per il suo ambiente pacifico, questa valle è circondata da alte vette e ospita una ricca biodiversità oltre a fortificazioni storiche.
Valdidentro
Con i suoi vasti paesaggi verdi e sorgenti termali naturali, Valdidentro è un rifugio ideale per chi cerca relax e contatto con la natura.
Valle di Fraele
Questa valle si distingue per le sue imponenti torri medievali che sorvegliano l’ingresso e per i suoi tranquilli laghi interni.
Valle di Livigno
Un paradiso per gli sport invernali e il trekking, Livigno combina natura incontaminata con una vivace vita locale e shopping duty-free.
Valdisotto
Una valle tranquilla che si estende lungo il fiume Adda, famosa per i suoi pittoreschi villaggi e le fertili terre agricole.
Valle di Viso
Qui il tempo sembra essersi fermato tra le montagne che circondano paesaggi di straordinaria bellezza, ideali per escursioni e momenti di riflessione.
Valle Grande
Spaziosa e luminosa, questa valle offre panorami mozzafiato ed è una meta popolare per il ciclismo e le escursioni nella natura.
Val Cané
Piccola e affascinante, Val Cané è un’oasi di calma con splendide cascate e sentieri boscosi che invitano all’esplorazione.
Valle di Trafoi
Circondata da giganti alpini, questa valle è il punto di partenza ideale per ascensioni ed escursioni, offrendo viste uniche e un’atmosfera mistica.
Valle di Solda
Questa valle attira i visitatori con i suoi paesaggi glaciali, la sua ricca storia mineraria e le opportunità per lo sci e l’alpinismo.
Valle di Martello
Nota per i suoi frutteti e le acque limpide, questa valle offre un mix tra cultura agricola e accesso a impegnativi percorsi di montagna.
Val d’Ultimo
Questa valle si distingue per il suo patrimonio culturale unico e gli antichi mulini ad acqua, circondata da fitte foreste e imponenti montagne.
Val Venosta
Famosa per le sue mele, questa valle offre un contrasto tra montagne aride e valli fertili, con una ricca storia e castelli medievali.
Val Zebrù
Un rifugio tranquillo e appartato, ideale per gli amanti della quiete e delle escursioni alla ricerca di paesaggi incontaminati e aria pura di montagna.
Val di Peio
Questa valle si caratterizza per i suoi spettacolari parchi naturali, le acque termali curative e la vicinanza ai ghiacciai alpini.
Val di Rabino
Offre incantevoli paesaggi rurali, con sentieri escursionistici che attraversano fitte foreste e prati alpini.
Periodo migliore per visitare il Parco Nazionale dello Stelvio in Italia
Lo Stelvio è impressionante in inverno per gli amanti dello sci, ma in estate diventa davvero eccezionale per tutti, sia adulti che bambini. Nei mesi estivi, i panorami sono davvero straordinari e lasciano un’impressione indelebile. Puoi controllare il meteo qui prima di partire per il tuo viaggio.