Parco Nazionale Cozia si trova in Romania, nel nord-est del distretto di Vâlcea e comprende i comuni di Racovita, Perişani e Olăneşti Băile.
Questo parco nazionale è situato nella parte centro-meridionale dei Carpazi Meridionali, tra i monti Lotru sud-orientali e a est dei monti Căpăţânii, lungo il fiume Olt.
Con una superficie di 17.100 ettari, il Parco Nazionale Cozia è stato designato area naturale protetta in base alla Legge n. 5 del 6 marzo 2000. Rappresenta un habitat montano con una varietà di flora e fauna tipiche dei Carpazi Meridionali.
Contenuto
- 1 Informazioni sul Parco Nazionale Cozia
- 2 Escursioni e Attività Consigliate
- 3 Cosa Vedere e Fare nel Parco Nazionale Cozia, Romania
- 3.1 Castello di Arutela
- 3.2 Masa lui Traian
- 3.3 Castello di Pretorium
- 3.4 Rete dei Campi Romani
- 3.5 Monastero di Cozia
- 3.6 Ospedale del Monastero di Cozia
- 3.7 Monastero di Turnu
- 3.8 Eremo di Ostrov
- 3.9 Monastero di Stănişoara
- 3.10 Monastero di Frăsinei
- 3.11 Monastero di Cornet
- 3.12 Chiese del XVI secolo
- 3.13 Siti Storici
- 3.14 Fortezza di Vlad Țepeș
- 3.15 Dealul Viilor
- 3.16 Cascata di Lotrișor
- 3.17 Cascata di Stănișoara
- 3.18 Grotte del Drago
- 3.19 Rocce dei Bisonti
- 3.20 Porta dell’Uomo
- 3.21 Stănișoara a Cozia: Una Terra da Fiaba
- 3.22 Zona di Stănișoara
- 3.23 Regione di Doabrele nel Parco Nazionale Cozia
- 3.24 Doabre Brezoiului
- 4 Percorsi di Escursionismo e Trekking
- 5 Fauna del Parco Nazionale Cozia
- 6 Flora del Parco Nazionale Cozia
- 7 Habitat nel Parco
- 7.1 Habitat 9410
- 7.2 Habitat 91V0: Faggete Daciche (Symphyto – Fagion)
- 7.3 Habitat 91Q0 R215 e R217: Foreste Relitte di Pinus sylvestris
- 7.4 Habitat 91E0: Foreste Alluvionali con Ontano Nero e Frassino Maggiore (Alno – Padion, Anion incanae, Salicion albae)
- 7.5 Habitat 9180: Foreste Tilio-Acerion su Pendii Ripidi, Frane e Gole
- 7.6 Habitat 9170: Foreste di Rovere e Carpino Galio-Carpinetum
- 7.7 Habitat 9130: Faggete Asperulo-Fagetum
- 7.8 Habitat 9110: Faggete Luzulo-Fagetum
- 7.9 Habitat 8220: Pendii Rocciosi Silicei con Vegetazione Casmofitica
- 7.10 Habitat 8110: Arbusteti Silicei dal Livello Montano a Quello Alpino (Androsacetalia alpinae e Galeopsietalia ladani)
- 7.11 Habitat 7220: Sorgenti Pietrificanti con Deposizione di Travertino (Cratoneurion)
- 7.12 Habitat 6520: Prati da Fieno Montani
- 7.13 Habitat 6430: Frange Erbacee Igrofile Alte dalle Pianure ai Livelli Montani e Alpini
- 7.14 Habitat 6230: Praterie Riche di Specie a Nardus su Substrati Silicei
- 7.15 Habitat 6150: Praterie Boreali e Alpine su Substrati Silicei
- 7.16 Habitat 40A0: Arbusteti Subcontinentali Peri-Pannonici
- 7.17 Habitat 4060: Arbusteti Alpini e Boreali della Romania
- 7.18 Habitat 3240: Vegetazione Legnosa con Salix elaeagnos lungo i Fiumi Montani
- 7.19 Habitat 3220: Vegetazione Erbacea lungo le Sponde dei Fiumi Montani
- 8 Aree Naturali Protette all’interno del Parco Nazionale Cozia
- 9 Geologia della Regione di Cozia
- 10 Alloggi nel Parco Nazionale Cozia, Romania
Informazioni sul Parco Nazionale Cozia
Storia del Parco Nazionale
La storia dell’istituzione del Parco Nazionale Cozia risale alla Decisione n. 659/1966 del Consiglio Regionale di Argeş, che dichiarò la Massiccio di Cozia riserva naturale, con l’intenzione di dichiararla area protetta attraverso la Legge n. 5 del 6 marzo 2000 relativa al Piano di Sviluppo Territoriale Nazionale, in particolare nella Sezione III dedicata alle aree protette.

Da allora la gestione forestale nelle zone di Călimăneşti, Brezoi e Cornet ha incluso misure speciali per proteggere il patrimonio genetico e il fondo ecologico forestale. L’Ordine del Ministro delle Acque, delle Foreste e dell’Ambiente n. 7/1990 ha registrato l’istituzione del Parco Nazionale Cozia con una superficie iniziale di 17.100 ettari. Successivamente, varie leggi e ordinanze governative, come la Legge n. 5/2000 e l’Ordinanza d’urgenza del Governo n. 57/2007, hanno contribuito alla sua protezione e gestione, sottolineandone l’importanza come parte integrante della rete ecologica europea Natura 2000.
Nel 2003, con la Decisione Governativa n. 230 del 4 marzo, sono stati ridefiniti i confini e la superficie del parco. Questa decisione ha incluso anche la riserva naturale Călinești-Brezoi, un’area protetta di 200 ettari nota per la sua importanza geomorfologica, floristico e paesaggistica, in particolare per i conglomerati di Brezoi.
Il Parco Nazionale Cozia comprende una regione montuosa con una grande diversità geologica e geomorfologica. Il rilievo carsico presenta cime affilate, torri, guglie, creste calcaree, grotte, doline e valli. Sono presenti anche diversi habitat, dalle foreste alluvionali ai pascoli alpini, che ospitano un’ampia varietà di flora e fauna specifica dei Carpazi Meridionali.
Gestione del Parco
L’Amministrazione del Parco Nazionale Cozia (APNC) è stata istituita con la Decisione Governativa n. 230/2003, con personalità giuridica all’interno di RNP-ROMSILVA, sotto il nome di RNP-ROMSILVA, Amministrazione del Parco Nazionale Cozia RA, secondo la Decisione Governativa n. 229/2009. La sua funzione principale è la gestione del Parco Nazionale Cozia e dei siti Natura 2000 presenti nell’area, regolata dall’Ordine del Ministro dell’Ambiente e dei Cambiamenti Climatici n. 1052/2014. Il Consiglio Scientifico del Parco Nazionale Cozia fornisce orientamento scientifico, mentre il Consiglio Consultivo Amministrativo garantisce la partecipazione dei vari attori coinvolti nella protezione e nello sviluppo sostenibile dell’area.
Ubicazione
L’area naturale si trova nella parte orientale del distretto di Vâlcea, vicino al confine con il distretto di Argeș. Si estende sui territori amministrativi delle città di Brezoi e Călimănești, nonché dei comuni di Berislăvești, Perișani, Racovița e Sălătrucel. La strada nazionale DN7 attraversa questa zona, collegando il comune di Râmnicu Vâlcea con la città di Tălmaciu, a circa 135 km dal Parco Nazionale Piatra Craiului, un’altra area protetta del paese, permettendo il collegamento attraverso la strada DN73C. Una buona occasione per visitare 2 aree protette della Romania, anche se è consigliabile farlo in giorni diversi per apprezzare appieno ciò che ognuna offre.
Punti di Accesso e Ingressi al Parco
I punti di accesso al Parco Nazionale Cozia sono facilmente raggiungibili principalmente attraverso la DN 7/E 81, una via principale che collega la capitale al resto d’Europa. La distanza dalle principali città vicine al parco è di 25 km da Râmnicu Vâlcea e 45 km da Sibiu. Inoltre, la distanza da Bucarest tramite DN7/E 81 è di 200 km. Le vicine cittadine di Brezoi e Călimăneşti facilitano ulteriormente l’accesso.
La linea ferroviaria Râmnicu Vâlcea-Sibiu, che attraversa la gola del fiume Olt, dispone di diverse stazioni nelle vicinanze del parco, tra cui Păuşa, Turnu, Cozia, Gura Lotrului, Călineşti – Beţel e Cornet, offrendo un’ulteriore opzione di accesso per i visitatori.
Come Arrivare a Cozia in Romania
Le principali vie di accesso al Parco Nazionale Cozia sono tramite la strada nazionale DN7, che collega le città di Râmnicu Vâlcea e Păușa, passando per località come Bujoreni, Malu Vârtop, Gura Văii e Călimănești.
Periodo Migliore per Visitare Cozia
Il periodo migliore per visitare il Parco Nazionale Cozia è durante i mesi di maggio, luglio, agosto e settembre, quando il clima tende a essere più favorevole e c’è meno possibilità di pioggia. I mesi più caldi sono luglio e agosto, mentre gennaio è solitamente il più freddo. Tuttavia, è importante notare che maggio e giugno sono i mesi più piovosi, quindi è consigliabile pianificare di conseguenza.
Escursioni e Attività Consigliate
Cosa Vedere e Fare nel Parco Nazionale Cozia, Romania
Il Parco Nazionale Cozia e i suoi dintorni offrono una grande varietà di attrazioni turistiche che attirano sia visitatori locali sia stranieri. Dai paesaggi naturali affascinanti alle risorse storiche e culturali di valore, la regione è una destinazione molto apprezzata in Romania. I turisti possono praticare numerose attività all’aperto come escursioni, ciclismo, birdwatching e pesca, oltre a esplorare antichi monasteri e monumenti storici presenti nell’area. Inoltre, le sorgenti termali e la ricca flora e fauna offrono occasioni uniche per rilassarsi e scoprire la natura.
Circa 100.000 turisti visitano ogni anno l’area naturale di Cozia. Le principali attrazioni turistiche includono escursioni, sport all’aria aperta, visite a siti storici e culturali ed esplorazione di paesaggi naturali unici, come le gole dell’Olt e del Lotrisor e la cascata Gardului. È inoltre possibile godere delle terme del complesso Călimăneşti-Căciulata-Cozia.
Le tipologie di turismo praticate nella regione includono turismo montano, visite a monasteri storici, turismo culturale, turismo sportivo, agriturismo, turismo rurale, turismo termale, turismo scientifico e turismo per incontri e congressi. Ognuna di queste forme offre un’esperienza unica e interessante per chi desidera esplorare la diversità della regione.
Castello di Arutela

Situato sulle rovine romane, questo sito si trova sulla riva sinistra del fiume Olt a Poiana Bivolari, un tempo riserva reale di bufali. Oggi è possibile osservare i resti di un forte romano e dei bagni costruiti dagli arcieri siriani dell’esercito romano, oltre a un tratto dell’antica strada romana. Gli scavi archeologici hanno rivelato iscrizioni risalenti agli imperatori romani Adriano e Antonino Pio. Nonostante i danni provocati da un’alluvione del fiume Olt, il sito è stato ricostruito e conservato. Nelle vicinanze si trovano sorgenti e un pozzo di acqua termale.
Masa lui Traian

Questo promontorio roccioso, che si estende da Muchia lui Teofil fino al letto del fiume Olt, oggi appare solo come una piccola isola nel bacino del Turnu. Secondo la leggenda, l’imperatore Traiano potrebbe avervi cenato durante la campagna di conquista della Dacia. La tradizione locale lo chiama anche “Masa lui Mihai”, poiché si dice che il principe Mihai vi si sia fermato durante il suo viaggio verso la Transilvania. Questa roccia ha ispirato il poeta Dimitrie Bolintineanu nella composizione delle poesie “L’ultima notte di Mihai il Grande” e “L’ombra di Mircea a Cozia”.
Castello di Pretorium
Situato sulla riva sinistra del fiume Olt, vicino al villaggio di Copăceni-Racoviţa, questo sito comprende due costruzioni monumentali. Una si trova sulla riva del fiume a scopo difensivo, mentre l’altra è situata sulla terrazza superiore del fiume, rappresentando un autentico insediamento romano fortificato.
Rete dei Campi Romani
Nei pressi del massiccio di Cozia, questa rete di campi romani faceva parte dell’antico sistema difensivo romano noto come “Limes Alutanus”.
Monastero di Cozia

Situato nella città di Călimăneşti, sulle rive del fiume Olt, questo monastero è dedicato alla Santissima Trinità. Nel XIV secolo, Mircea il Vecchio decise di costruire il monastero nel luogo chiamato Călimăneşti-Cozia sull’Olt, come documentato nei Codici del Monastero di Cozia. L’edificio, costruito dal grande voivoda con un’architettura particolare, è il luogo di sepoltura del voivoda stesso e della madre di Mihai Viteazu.
Ospedale del Monastero di Cozia
Costruito nel XVI secolo, questo ospedale è stato un luogo di cura per numerosi pazienti, romeni e stranieri, sin dalla sua fondazione.
Monastero di Turnu

Questo monastero, situato in un luogo noto come “Ingresso della Madre di Dio nella Chiesa”, comprende una chiesa antica e una nuova dedicata alla “Trasfigurazione”, fondata nel XVIII secolo.
Eremo di Ostrov

Fondato nel XVI secolo nella città di Călimăneşti, questo eremo è dedicato alla Natività della Madre di Dio.
Monastero di Stănişoara

Fondato nel XVII secolo, questo monastero è diventato un santuario di grande significato spirituale e culturale. Si distingue per l’architettura tradizionale romena e la posizione serena tra le montagne, offrendo un rifugio di pace e spiritualità, circondato da vegetazione e sentieri escursionistici, ed è oggi un luogo di pellegrinaggio.
Monastero di Frăsinei

Situato nel comune di Muereasca, questo monastero fu fondato nel XVIII secolo ed è abitato da monaci devoti alla “Nascita di San Giovanni Battista” nella chiesa antica e alla “Dormizione della Madre di Dio” nella chiesa nuova. È noto per essere un grande complesso monastico.
Monastero di Cornet
Questo monastero, situato nel villaggio di Călineşti, è abitato da monaci devoti alla “Decapitazione di San Giovanni Battista.”
Chiese del XVI secolo
Queste chiese, considerate monumenti storici medievali, includono la Chiesa di Păuşa (XVII secolo), la vecchia Chiesa di Călimăneşti (XVI secolo), la Chiesa di Scăueni, che è una replica in miniatura del Monastero di Cozia (XV secolo), la Chiesa di Proieni e la Chiesa di Călineşti.
Siti Storici
Il villaggio di Pripoare, nel comune di Perișani, si ritiene ospiti il Passo di Posada, dove nel 1330 il voivoda Basarab I sconfisse l’esercito di Carlo Roberto d’Angiò, gettando le basi dello stato indipendente della Valacchia.
Fortezza di Vlad Țepeș
Situata nella Valle di Băiaşului, questa fortezza rappresenta un punto fortificato con una storia significativa. Valea Băiașului prende il nome dagli antichi abitanti noti come "figli", cercatori d’oro.
Dealul Viilor
A Jiblea Veche, questo sito è il vigneto del Monastero di Cozia e presenta coltivazioni di vite su terrazze. La zona è dedicata alla viticoltura fin dai tempi dei voivoda e si trova all’altitudine più alta del paese per questa pratica.
Cascata di Lotrișor

La Cascata di Lotrișor si trova nell’omonima valle nei monti Căpățănii, a circa 2,4 km a monte dalla confluenza con il fiume Olt e a circa 7,5 km dal complesso Căciulata, sulla strada nazionale DN7 in direzione Sibiu, attraverso la suggestiva Gola Antica. Circondata da pendii ricoperti di alberi e arbusti e, durante la stagione vegetativa, da una profusione di fiori, questa zona presenta alcuni dei più ripidi versanti cristallini della Romania, con gole imponenti che superano i 300-400 metri di dislivello verticale.
La cascata, situata tra i 480 e i 515 metri di altitudine, è alta, elegante ed eccezionalmente bella. In primavera e in autunno il paesaggio assume un fascino particolare, con i toni giallo-ruggine della vegetazione e l’acqua che scorre sulle rocce. Tuttavia, lo spettacolo più affascinante si rivela in inverno, quando la cascata si adorna di un mantello bianco di cristalli di ghiaccio, creando un’atmosfera magica con stalattiti d’argento e un’aura di stelle brillanti sulla sommità.
I visitatori possono accedere alla cascata solo a piedi, in bicicletta o con passeggini, tramite la strada forestale che si integra armoniosamente nella valle di Lotrișor. Il tempo medio di cammino dal parcheggio alla cascata è di 35-40 minuti. Lungo il percorso, l’amministrazione del parco ha installato pannelli informativi sulla biodiversità e sulle attrazioni dell’area, oltre a tavoli e panche per permettere ai visitatori di godere della bellezza e della tranquillità della natura.
Cascata di Stănișoara
La Cascata di Stănișoara, situata nel Paradiso dei Fiori, è formata dalle acque del ruscello Stănișoara sul versante meridionale del massiccio di Cozia. Questa cascata, insieme all’ambiente circostante, è circondata da fiori selvatici, antiche foreste e fauna variegata. Il ruscello scende da un’altitudine di 850 metri, cadendo da un’altezza di 20 metri e formando una serie di salti, soglie e cascatelle lungo il suo corso. Questo paesaggio dinamico di rocce e vegetazione crea una vista suggestiva, visibile come su uno schermo cinematografico dal versante opposto.
Il sentiero che conduce dal Monastero di Stănișoara alla cascata è ricco di immagini spettacolari, con formazioni rocciose, alberi, arbusti e fiori selvatici decorativi. La Cascata di Stănișoara è una delle attrazioni turistiche più importanti del parco grazie alla sua bellezza e biodiversità.
Grotte del Drago
Le Grotte del Drago si trovano nella Foresta di Călinești-Brezoi, in una zona rocciosa dalla geomorfologia affascinante. Queste grotte, situate a un’altitudine di 600-680 metri, presentano formazioni rocciose dalle forme strane, con cavità e anfratti di varie dimensioni. Secondo antiche leggende, queste grotte erano la dimora dei draghi, che combattevano contro gli abitanti del posto. Guerrieri locali, come Voinea, Breazu, Ciungu, Mălai e Călin, lottarono contro i draghi per liberare i giovani rapiti. Col tempo, i draghi scomparvero lasciando solo le grotte come testimoni di queste storie.
Rocce dei Bisonti
Le Rocce dei Bisonti (Pietrele Zimbrilor), situate nei pressi di Brezoi nel Parco Nazionale Cozia, formano un paesaggio geomorfologico spettacolare. Quest’area, che copre circa 500 ettari, presenta una varietà di formazioni rocciose scolpite dall’erosione. Sono particolarmente note rocce con forme uniche come chiocciole, mammelle, argille e torri. Queste strutture raccontano la storia geologica millenaria della zona e sono affiancate da valli con rapide e cascate che conferiscono un fascino pittoresco. Una leggenda locale racconta che un branco di bisonti abitava quest’area e il luogo in cui apparve il più possente di tutti è conosciuto come la Vetta del Bisonte.
Porta dell’Uomo
La Porta dell’Uomo (Poarta Omului), nel Parco Nazionale Cozia, è una splendida formazione naturale situata a 1.250 metri sul livello del mare, nell’area di Muntele Omul. È facilmente accessibile dal rifugio Vârful Cozia con una passeggiata di circa un’ora su sentieri segnalati. Questo portale di granito è alto 10 metri, largo 7 metri e ha una volta spessa 7 metri. È l’unico passaggio attraverso il monte Omul. Il paesaggio circostante, con antiche foreste, prati e pareti rocciose, è spettacolare. Oltre alla sua bellezza naturale, ospita una ricca biodiversità, tra cui orsi, lupi, linci e stambecchi neri.
Dalla Porta dell’Uomo si godono viste impressionanti sui monti Făgăraș, sulla Gola dell’Olt e sulle ampie pianure romene. Secondo le leggende locali, questa porta, insieme ad altre sette simili nel massiccio di Cozia, fu creata da Zamolxis, il dio dei Daci, e serviva da passaggio segreto tra le montagne. Questi portali in pietra erano conosciuti solo dai pastori, che tramandavano la loro ubicazione di generazione in generazione.
Stănișoara a Cozia: Una Terra da Fiaba
La regione di Stănișoara, nel contesto naturale di Cozia, è davvero speciale e affascina con la sua bellezza. Quest’area montuosa, situata sul versante meridionale del massiccio di Cozia, si distingue per una radura incantevole circondata da foreste rigogliose, dove i pastori un tempo si fermavano con le greggi durante la transumanza. Qui, secoli fa, gli eremiti fondarono un bel monastero, considerato uno dei luoghi più sacri dell’ortodossia romena.
Zona di Stănișoara
La natura ha dotato questa terra di un’eccezionale biodiversità. Gli ecosistemi variati ospitano flora e fauna uniche, tra cui specie endemiche come la rosa di Cozia e lo scorpione dei Carpazi. Nei pressi del monastero, circa 2.000 ettari di foresta, composta principalmente da faggi vergini e secolari, sono stati riconosciuti come Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO nel 2017, un tesoro condiviso da tutta l’Europa.
In quest’area si trova anche una foresta di querce che si estende per circa 300 ettari e raggiunge un’altitudine di 1.350 metri vicino alla Vârful Cozia, rappresentando il punto più alto del paese per questo tipo di vegetazione. La regione di Stănișoara è una meta apprezzata dagli appassionati di escursionismo, con quattro sentieri turistici che permettono di esplorarne il paesaggio variegato e spettacolare. Ogni passo svela una nuova meraviglia naturale, culminando con panorami mozzafiato dalla vetta di Cozia.
Regione di Doabrele nel Parco Nazionale Cozia
Nella parte nord-occidentale del parco, tra le acque del Lotru e dell’Olt, vicino alla città di Brezoi, si trova una regione affascinante dove la natura ha conservato un’ampia raccolta di testimonianze di epoche geologiche.
Quest’area, conosciuta come Doabrele Brezoiului, è uno spazio naturale con grande potenziale per la ricerca scientifica e rappresenta anche una meta turistica interessante per chi desidera rilassarsi e vivere nuove esperienze in qualsiasi periodo dell’anno.
Qui, a colpo d’occhio, si possono osservare i segni dei cambiamenti dinamici della crosta terrestre, che hanno preservato preziosi reperti paleontologici in strati fossiliferi successivi.
Ma si può anche ammirare un mondo affascinante di piante selvatiche in ogni angolo dell’area, da specie alpine e subalpine fino a quelle steppiche. Molte di queste sono originarie dei Carpazi, ma vi sono anche rappresentanti di altre regioni europee, come i Balcani, il Mediterraneo, l’Europa centrale e settentrionale, rendendo quest’area un luogo in cui i relitti del Quaternario si incontrano con i prodotti più recenti dell’evoluzione. La fauna di Doabrele Brezoiului è altrettanto ricca, con grandi carnivori come orsi, lupi e linci, e stambecchi neri che frequentano gli habitat rocciosi tra i 300 e i 400 metri di altitudine e talvolta scendono fino alle rive dell’Olt o del Lotru.
Soprattutto, domina un paesaggio quasi misterioso, che sembra l’inizio del mondo, legato da leggende tramandate dagli abitanti del luogo sin dall’antichità.
Due ruscelli, Doabra e Zimbrul, hanno scavato profondi canyon nella roccia, creando un paesaggio ricco di formazioni rocciose uniche, come torri, guglie, camini, chiocciole e altro ancora. Le Rocce dei Bisonti e il Grande Squalo hanno un’aura particolare, e ovunque ci sono angoli e passaggi che danno la sensazione di entrare in un labirinto. Tuttavia, alla fine del sentiero si raggiunge Poiana Suliței, a 1.013 metri di altitudine, il punto più alto dell’area, da cui si possono ammirare panorami impressionanti verso altre regioni lontane come la Valle di Lotru, i monti Cozia, Parâng, Căpățânii e Făgăraș.
Doabre Brezoiului
Per gli appassionati e i curiosi desiderosi di scoprire i segreti di questa regione, vale la pena ricordare che l’area è facilmente accessibile e inizia a soli 10 minuti dal villaggio di Brezoi, seguendo il sentiero turistico segnato con una croce rossa che parte dal Centro Visitatori del Parco Nazionale Cozia verso il villaggio di Călinești. Questa escursione dura generalmente tra le 5 e le 6 ore, ma la maggior parte dei visitatori preferisce trascorrere l’intera giornata esplorando il labirinto di questi luoghi.
Percorsi di Escursionismo e Trekking
I sentieri escursionistici che attraversano i paesaggi spettacolari del Parco Nazionale Cozia offrono un’esperienza unica. Di seguito sono riportati i percorsi ufficiali del parco:
- Stazione di Turnu (310 m) – Curmătura la Troiță (673 m) – Monte Scorțaru – Muchia Turneanu – Rifugio Cozia (1.573 m)
- Stazione di Lotru (317 m) – Vărateca – Muchia Urzicii – Stâna din Rotunda – Vetta Cozia (1.668 m)
- Stazione di Turnu (310 m) – Pietrele Roşiei (750 m) – Muchia Turneanu – Vetta Cozia (1.668 m)
- Monastero di Stănișoara (720 m) – Muchia Vlădesei – Durduc (1.568 m) – Vetta Cozia (1.668 m)
- Vetta Cozia (1.668 m) – Curmătura Mocirle (1.427 m) – Vetta Omul (1.558 m) – Muchia Şirul de Pietre – Villaggio di Pripoare (520 m)
- Brezoi (640 m) – Valle Dăneasa – Poiana Târsa (1.280 m)
- Gura Lotrișorului (300 m) – Valle di Lotrișor – Poiana Târsa (1.280 m)
- Forte romano di Arutela (300 m) – La Troiță – Monastero di Stănișoara (720 m)
- Brezoi (640 m) – Vetta Ţurţudan – Vetta Poiana Suliţa – Valle di Călineşti – Villaggio di Călineşti (340 m)
Fauna del Parco Nazionale Cozia

Sono state registrate sei specie di mammiferi, tra cui l’orso bruno, il lupo, la lince eurasiatica e diversi tipi di pipistrelli. Inoltre, sono presenti due specie di anfibi e tre specie di pesci. Sono state identificate anche sette specie di invertebrati, come il cobite e la vespa seghettata della Transilvania.
- Orso bruno (Ursus arctos)
- Lupo (Canis lupus)
- Lince eurasiatica (Lynx lynx)
- Gatto selvatico (Felis silvestris)
- Pipistrello comune (Myotis myotis)
- Ferro di cavallo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum)
- Pipistrello barbastello (Barbastella barbastellus)
- Capriolo (Capreolus capreolus)
- Cervo nobile (Cervus elaphus)
- Camoscio (Rupicapra rupicapra)
Gli animali del Parco Nazionale Cozia sono rappresentati in quasi tutti i principali gruppi faunistici, con carnivori e erbivori di grande taglia come il capriolo (Capreolus capreolus) tra i vertebrati più significativi.
Per quanto riguarda le specie di uccelli, nel parco sono state identificate oltre 120 specie, tra cui la averla maggiore (Glis glis), il merlo acquaiolo (Cinclus cinclus) e la ballerina gialla (Motacilla cinerea).
La Gola dell’Olt, oltre a essere un paesaggio suggestivo, funge da corridoio per la migrazione degli uccelli tra l’Europa centrale e il Mar Egeo. Tuttavia, la costruzione dei bacini Turnu e Gura Lotrului ha modificato le condizioni ambientali. Questi bacini ora servono come aree di sosta temporanea e talvolta di svernamento per gli uccelli acquatici.
Fauna Acquatica: I Pesci Più Rilevanti
Per quanto riguarda la fauna acquatica, nei fiumi montani dell’area protetta vivono diverse specie di invertebrati e oltre 30 specie di pesci. Tra queste troviamo:
- Trota (Salmo trutta fario)
- Scazzone (Cottus gobio)
- Vairone (Phoxinus phoxinus)
- Nase (Chondrostoma nasus)
- Barbo (Barbus barbus)
- Carpa (Cyprinus carpio)
- Vairone romeno (Sabanejewia romanica), specie endemica della Romania
La presenza del vairone romeno è particolarmente significativa, poiché essendo endemico della Romania la sua diffusione in diversi bacini fluviali del paese ne garantisce la sopravvivenza.
Invertebrati
Gli invertebrati del parco sono meno studiati rispetto ai vertebrati, ma mostrano comunque un’ampia diversità.
Durante le attività sul campo di inventario, valutazione e mappatura, sono state identificate circa 105 specie di coleotteri appartenenti a 76 generi e 21 famiglie, e circa 40 specie di ortotteri, distribuiti in 14 generi e 4 famiglie. Alcune sono considerate specie prioritarie, tra cui sette invertebrati come Isophya harzi e Pholidoptera transsylvanica (Ortotteri), così come Carabus variolosus, Cerambyx cerdo, Lucanus cervus, Morimus asper funereus e Rosalia alpina (Coleotteri). Queste specie sono menzionate nel formulario standard Natura 2000 per il sito ROSCI0046 Cozia e figurano nell’Allegato II della Direttiva Habitat e nell’Allegato 3 della GEO n. 57/2007, modificata dalla Legge n. 49/2011.
Sono state inoltre identificate altre specie importanti come Carabus (Chaetocarabus) intricatus, Carabus (Megodontus) violaceus e Chorthippus acoleucus (Ortotteri), quest’ultima specie endemica del massiccio. Nella zona della vetta di Cozia si trovano numerose specie di invertebrati, con coleotteri, opilionidi, collemboli e ragni tra i più frequenti, mentre altri gruppi come millepiedi, formiche e lombrichi compaiono in modo sporadico e in numero ridotto.
Arachnidi
Gli aracnidi meritano una menzione speciale, in particolare lo pseudoscorpione Neobisium carpathicum, specie protetta di origine mediterranea presente sia nel massiccio di Cozia che in quello di Narățu. Le ricerche sugli invertebrati dell’area hanno messo in luce una fauna ricca e, attraverso l’analisi dei rapporti tra numero di individui e specie, forniscono una visione della diversità strutturale che riflette la realtà oggettiva in un determinato momento.
Un’ulteriore particolarità è la presenza abbondante di specie di origine meridionale ed endemismi, specialmente tra ortotteri, coleotteri e lepidotteri. La posizione geografica specifica del massiccio, caratterizzata da un mosaico di biotopi, consente la coesistenza di molte specie appartenenti agli stessi gruppi sistematici, situazione unica nei Carpazi Meridionali. Oltre agli elementi mediterranei, la regione in cui si trova il parco ospita anche specie dell’Asia centrale, che qui raggiungono il limite occidentale della loro distribuzione.
Flora del Parco Nazionale Cozia
Le foreste coprono il 93% dei massicci Cozia, Narățu e Doabra-Călineşti nel parco nazionale. La vegetazione è stratificata in base all’altitudine, da 300 a 1.667 metri. La composizione generale delle foreste è dominata dal faggio (57%), seguito dalla quercia (14%), dall’abete (18%) e da specie miste come carpino, ciliegio, tiglio, frassino e altre (11%). La maggior parte delle foreste ha oltre 80 anni (62%) e ci sono più di 6.000 ettari di boschi naturali quasi vergini.

Il valore scientifico dell’area protetta nella regione romena di Cozia risiede nella presenza di estesi ecosistemi forestali e prati naturali minimamente modificati dall’intervento umano, con grande originalità e variabilità. La concentrazione di questi ecosistemi è dovuta alla formazione geologica predominante di gneiss, al rilievo di tipo horst e ai pendii accentuati con varie esposizioni, fattori che hanno contribuito alla creazione di microclimi locali molto diversificati.
Specie Vegetali
Nella vegetazione e nella flora del Parco Nazionale Cozia si distinguono quattro specie erbacee incluse nello stesso allegato della Direttiva Europea. Tra queste vi sono la stella alpina, la campanula di montagna, la tozzia carpatica, la ligularia e l’iris selvatico. Inoltre, sono presenti altre rarità floristiche come angelica, camomilla inodore, lattuga di montagna, arnica e diverse specie di campanule, garofani e salvia.
- Silene dioica (Silene dioica)
- Stella alpina (Leontopodium alpinum)
- Campanula di montagna (Campanula serrata)
- Tozzia carpatica (Tozzia carpathica)
- Ligularia (Ligularia sibirica)
- Iris selvatico (Iris aphylla ssp. hungarica)
Flora Micologica
Sono state individuate oltre 402 specie di funghi. Inoltre, sono state registrate 630 combinazioni fungo-substrato e diversi funghi parassitano una vasta gamma di piante. In quest’area sono stati scoperti quattro taxa nuovi per la Romania: Anthracoidea rupestris, Melampsoridium alni, Peronospora eynoglossi e Tamularia thesii.
Licheni
Sono stati identificati un totale di 71 taxa di licheni. Il Monte Cozia è particolarmente interessante dal punto di vista lichenologico. Le comunità licheniche che crescono sulla corteccia degli alberi sono considerate subordinate alle formazioni forestali in cui si sviluppano.
Muschi
Nel Parco Nazionale Cozia sono state registrate 199 specie di briofite. Di queste, 41 appartengono alla classe Hepaticae e 158 alla classe Musci. Le ricerche hanno coperto tutte le formazioni vegetali della montagna, con la raccolta di materiali comprendente il 35% di specie saxicole, 34% terricole, 20% corticole e 11% in ambienti poliedafici e sopra il legno morto.
Flora Vascolare
Le ricerche nel Parco Nazionale Cozia hanno rivelato un elenco di 932 taxa di piante vascolari. Sono state identificate sei specie endemiche locali e si evidenziano endemismi carpatici o dacici come Thlaspi dacicum, Thymus comosus, Genista tinctoria oligosperma e altri. Sono state osservate anche specie rare come Leontopodium alpinum, Daphne blagayana, Gentiana acaulis, Primula halleri.
Ricerche Botaniche nel Parco Nazionale
Nonostante l’area del Parco Nazionale Cozia presenti un patrimonio naturale molto interessante con processi ecologici particolari, non è stata ancora sufficientemente studiata. La maggior parte delle attività svolte finora si è concentrata sulla componente turistica, mirata a valorizzare la bellezza dei paesaggi e promuovere i punti di interesse. Tuttavia, vari studi meritano attenzione.
I primi studi sulle piante furono condotti da Ulrich Hoffmann nel 1862 e pubblicati da D. Brândza. Fu scoperta anche la specie Gallium baillonii, oggi considerata endemica locale, studiata successivamente da Erika Schneider-Binder nel 1973. Altri ricercatori come I. Dimitrie-Tătăranu ed E.I. Nyarady hanno studiato il Monte Cozia e la sua vegetazione, identificando nuovi taxa.
Nel 1988, G. Coldea e Adriana Pop pubblicarono dati interessanti sulla vegetazione in un’opera intitolata "Indagini fitocenologiche sul Monte Cozia". Sono stati condotti anche studi sui licheni e sulla vegetazione in generale. L’Università di Bucarest realizzò uno Studio di Fondazione del Parco Nazionale Cozia nel 1993.
Negli ultimi anni, Marilena Onete ha pubblicato materiali relativi alla vegetazione del Monte Cozia, concentrandosi su specie mediterranee e pontico-mediterranee. Inoltre, un numero importante di botanici ha studiato la flora del massiccio di Cozia, contribuendo alla conoscenza della sua biodiversità.
L’APNC ha avviato studi e ricerche attraverso vari progetti, affrontando temi come habitat rocciosi naturali, processi ecologici, distribuzione delle specie e avifauna della Gola dell’Olt. Nei primi anni di attuazione del Piano di Gestione si prevede che le ricerche si concentrino sull’attuazione di azioni specifiche per i siti Natura 2000, sia per gli habitat che per gli uccelli.
Habitat nel Parco
Habitat 9410
L’habitat 9410 comprende foreste acidofile di abete rosso (Picea abies) in aree montane, appartenenti alla classe Vaccinio – Piceetea. È caratterizzato dalla presenza di associazioni vegetali specifiche come Soldanello majoris – Piceetum (Coldea & Wagner 1998), Hieracio rotundati – Piceetum (Pawłowski & Paw. – Bl. 1939) conosciuto anche come Luzulo sylvaticae – Piceetum (Wraber 1953), e Hieracio rotundati – Abietetum (Borhidi 1974, Coldea 1991).
Distribuzione e stato di conservazione: Questo habitat copre un’area significativa nella parte orientale del Parco Nazionale Cozia, ma è presente anche, seppur in misura minore, a ovest e a nord. Le aree sono frammentate, con alcune zone meglio conservate di altre. Si stima che circa 1,5 ettari nella zona della Vârful Cozia siano stati interessati da fattori antropici, come gli incendi boschivi del 2012.
La superficie totale di questo habitat nel Parco Nazionale Cozia e nei siti Natura 2000 è di circa 849 ettari.
Habitat 91V0: Faggete Daciche (Symphyto – Fagion)
Descrizione dell’habitat: Questo habitat è composto da foreste di Fagus sylvatica, Fagus sylvatica – Abies alba, Fagus sylvatica – Abies alba – Picea abies e Fagus sylvatica – Carpinus betulus dei Carpazi e dei rilievi subcarpatici romeni. Queste foreste appartengono all’alleanza Symphyto cordati – Fagion e si caratterizzano per la presenza di specie tipiche dei Fagetalia. Si sviluppano su substrati neutri, basici e talvolta acidi.
Associazioni vegetali: Tra le associazioni presenti troviamo Pulmonario rubrae – Fagetum (Soó 1964, Täuber 1987), Leucanthemo waldsteinii – Fagetum (Soó 1964, Täuber 1987), Symphyto cordati – Fagetum (Vida 1959) e Phyllitidi – Fagetum (Vida 1959, 1963).
Distribuzione e stato di conservazione: Questo habitat ha una copertura significativa nel Parco Nazionale Cozia, concentrandosi soprattutto da sud-ovest a nord-est. Tuttavia, è presente anche sporadicamente a nord-ovest e sud-est. La maggior parte delle aree in cui si trova è altamente frammentata, anche se alcune zone non frammentate o solo leggermente frammentate sono circondate da aree molto alterate.
In alcune zone in cui sono state condotte attività forestali nell’area di conservazione sostenibile del Parco, lo stato di conservazione di questo habitat risulta compromesso a causa del mancato rispetto delle normative forestali.
La superficie totale di questo habitat nel Parco Nazionale Cozia e nei siti Natura 2000 è di circa 2.326 ettari.
Habitat 91Q0 R215 e R217: Foreste Relitte di Pinus sylvestris
Descrizione dell’habitat: Questo habitat è caratterizzato da foreste relitte di Pinus sylvestris. Sono state identificate due principali associazioni vegetali: Seslerio rigidae – Pinetum sylvestris (Csûrös et al. 1988) e Daphno blagayanae – Pinetum sylvestris (Coldea et Pop 1988).
Distribuzione e stato di conservazione: Le foreste relitte di Pinus sylvestris sono presenti in diverse aree del Parco Nazionale Cozia, con sette zone principali che mostrano una frammentazione significativa. Tuttavia, esistono anche porzioni minori con frammentazione meno pronunciata.
Per quanto riguarda la conservazione, lo stato di questo habitat nel Parco Nazionale Cozia è molto buono.
La superficie totale di questo habitat nel Parco Nazionale Cozia e nei siti Natura 2000 è di circa 255 ettari.
Habitat 91E0: Foreste Alluvionali con Ontano Nero e Frassino Maggiore (Alno – Padion, Anion incanae, Salicion albae)
L’habitat 91E0 comprende foreste alluvionali con Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior, che crescono su suoli pesanti generalmente ricchi di depositi alluvionali, periodicamente inondati dall’innalzamento dei livelli dei fiumi almeno una volta all’anno. Questi suoli sono ben drenati e aerati nei periodi di basso flusso.
Lo strato erbaceo è composto da numerose specie di grandi dimensioni e può includere diversi geofiti primaverili.
Queste foreste ospitano varie associazioni vegetali, tra cui Telekio speciosae – Alnetum incanae, Stellarium nemorum – Alnetum glutinosa, Carici brizoidis – Alnetum glutinosa e altre. Sebbene questo habitat sia presente in più zone del Parco Nazionale Cozia, la maggior parte è altamente frammentata, con poche aree non frammentate o con frammentazione minima. In alcune zone, lo stato di conservazione è stato influenzato da inondazioni e piogge straordinarie negli ultimi anni.
La superficie totale di questo habitat nel Parco Nazionale Cozia e nei siti Natura 2000 è di circa 1.069 ettari.
Habitat 9180: Foreste Tilio-Acerion su Pendii Ripidi, Frane e Gole
L’habitat 9180 si riferisce a foreste miste di Tilio-Acerion situate su pendii ripidi, frane e gole. Queste foreste miste comprendono specie come Acer pseudoplatanus, frassino, olmo e tiglio selvatico, che crescono su suoli di frana, pendii rocciosi o gole, specialmente su substrati calcarei ma anche su substrati silicei.
Si distinguono due tipi di associazioni: una associata a stazioni fredde e umide, dominata generalmente da Acer pseudoplatanus, e un’altra tipica di aree secche e calde, dominata da tigli come Tilia cordata e Tilia platyphyllos.
Anche se questo habitat è presente in varie zone del Parco Nazionale Cozia, la maggior parte è altamente frammentata, con solo alcune aree a frammentazione minima. Tuttavia, lo stato di conservazione complessivo dell’habitat è molto buono.
La superficie totale di questo habitat nel Parco Nazionale Cozia e nei siti Natura 2000 è di circa 4.325 ettari.
Habitat 9170: Foreste di Rovere e Carpino Galio-Carpinetum
L’habitat 9170 ospita foreste di rovere e carpino, note come Galio-Carpinetum. Queste foreste sono associate a varie specie vegetali come Carici pilosae.
Nel Parco Nazionale Cozia, questo habitat si trova principalmente nelle zone settentrionali e centrali. Ci sono aree fortemente frammentate ma anche zone con scarsa o nessuna frammentazione.
Lo stato di conservazione di questo habitat nel Parco Nazionale Cozia è eccellente.
La superficie totale di questo habitat nel Parco Nazionale Cozia e nei siti Natura 2000 è di circa 1.148 ettari.
Habitat 9130: Faggete Asperulo-Fagetum
L’habitat 9130 comprende faggete del tipo Asperulo-Fagetum, formate da foreste di Fagus sylvatica e, nelle zone montane più elevate, da Fagus sylvatica – Abies alba o Fagus sylvatica – Abies alba – Picea abies. Queste foreste si sviluppano su suoli neutri o leggermente acidi con humus di alta qualità (mull) e sono presenti nelle regioni di media altitudine dell’Europa occidentale e centrale, nonché dell’Europa settentrionale.
Sono caratterizzate dalla presenza massiccia di specie come Anemone nemorosa, Lamiastrum (Lamium) galeobdolon, Galium odoratum e Melica uniflora nelle aree a bassa quota, mentre nelle zone più elevate predominano diverse specie di Dentaria, che formano uno strato erbaceo più ricco rispetto ad altri tipi di foreste.
Nel Parco Nazionale Cozia, questo habitat copre una vasta area, principalmente nella metà nord-occidentale. Tuttavia, risulta spesso frammentato.
Lo stato di conservazione dell’habitat è buono.
La superficie totale di questo habitat nel Parco Nazionale Cozia e nei siti Natura 2000 è di circa 3.579 ettari.
Habitat 9110: Faggete Luzulo-Fagetum
L’habitat 9110 è composto da faggete del tipo Luzulo-Fagetum, caratterizzate da associazioni vegetali come Festuco drymejae – Fagetum e Hieracio rotundati – Fagetum.
Queste foreste occupano una parte significativa del Parco Nazionale Cozia, con aree frammentate più numerose rispetto a quelle meglio conservate. Nella parte orientale del parco vi è una zona in cui l’habitat ha una maggiore estensione, seguita dal sud-est, dal centro e dal sud.
Per quanto riguarda la conservazione, lo stato dell’habitat è molto buono.
La superficie totale di questo habitat nel Parco Nazionale Cozia e nei siti Natura 2000 è di circa 1.077 ettari.
Habitat 8220: Pendii Rocciosi Silicei con Vegetazione Casmofitica
L’habitat 8220 riguarda i pendii rocciosi silicei con vegetazione casmofitica, caratterizzati da associazioni vegetali come Sileno dinarici, Senecio glaberrimi – Silenetum lerchenfeldianae e Sileno lerchenfeldianae – Potentilletum haynaldianae.
Questi pendii sono distribuiti in diverse località all’interno del Parco Nazionale Cozia. Sebbene la maggior parte delle aree sia altamente frammentata, esistono anche zone con frammentazione moderata o assente. Le aree più frammentate tendono a essere più estese, mentre quelle non frammentate sono più piccole e sparse.
Per quanto riguarda la conservazione, lo stato di questo habitat nel Parco Nazionale Cozia è molto buono.
La superficie totale dell’habitat nel Parco Nazionale Cozia e nei siti Natura 2000 è di circa 203 ettari.
Habitat 8110: Arbusteti Silicei dal Livello Montano a Quello Alpino (Androsacetalia alpinae e Galeopsietalia ladani)
L’habitat 8110 comprende arbusteti silicei che vanno dal livello montano superiore fino alla neve permanente. Queste comunità di ghiaie silicee, appartenenti all’ordine Androsacetalia alpinae, crescono in sistemi crioclastici mobili con granulometria variabile. Includono anche vegetazione montana dell’Europa centrale e occidentale su pendii, talvolta di origine artificiale.
Questo habitat è composto da comunità alpine spesso ricche di briofite, licheni e occasionalmente felci come Cryptogramma crispa, appartenenti all’ordine Galeopsietalia. È anche strettamente associato alla vegetazione casmofitica sui pendii rocciosi silicei (Habitat 8220).
Nel Parco Nazionale Cozia, questo habitat è presente in due località a sud della vetta di Cozia e mostra un elevato livello di frammentazione. Anche se in forma insulare, lo stato di conservazione è buono, soprattutto considerando la sua posizione nella zona di protezione integrale del parco.
La superficie totale dell’habitat nel Parco Nazionale Cozia e nei siti Natura 2000 è di circa 1 ettaro.
Habitat 7220: Sorgenti Pietrificanti con Deposizione di Travertino (Cratoneurion)
L’habitat 7220 comprende sorgenti pietrificanti con formazione di travertino, che sono sorgenti d’acqua dura dove si verifica la deposizione attiva di travertino o tufo. Queste formazioni si trovano in ambienti boschivi o in aree rurali aperte, con superfici ridotte puntiformi o lineari. Sono dominate da briofite dell’ordine Cratoneurion commutati.
Le sorgenti possono formare complessi con altri habitat come torbiere, comunità casmofitiche, arbusteti e praterie su substrati calcarei. La conservazione di questo habitat, con estensione territoriale molto limitata, dipende dal mantenimento degli habitat circostanti e del sistema idrologico. La presenza dello strato di travertino è fondamentale, sebbene alcune comunità vegetali associate possano trovarsi anche in paludi calcaree prive di strato visibile.
Sebbene questo habitat sia presente in modo puntiforme o lineare, l’unico sito individuato nel Parco Nazionale Cozia mostra un basso livello di frammentazione, indicativo di una buona conservazione.
La superficie totale dell’habitat nel Parco Nazionale Cozia e nei siti Natura 2000 è di circa 0,1 ettari.
Habitat 6520: Prati da Fieno Montani
L’habitat 6520 comprende prati da fieno montani, praterie mesofile ricche di specie tipiche dei livelli montani e subalpini. Questi prati si trovano generalmente a quote superiori ai 600 metri e sono dominati da specie come Trisetum flavescens, insieme ad altre come Heracleum sphondylium, Viola cornuta, Astrantia major e altre.
I prati appartenenti alla sottoassociazione Festuco rubrae – Agrostietum capillaris nardetosum non rientrano in questo habitat, poiché solitamente non sono utilizzati per la produzione di fieno a causa dell’alta diversità floristica e sono classificati come habitat 6230.
Questi prati si trovano principalmente nella parte settentrionale del Parco Nazionale Cozia. Le aree più ampie mostrano maggiore frammentazione. Tuttavia, lo stato di conservazione dell’habitat è buono.
La superficie totale dell’habitat nel Parco Nazionale Cozia e nei siti Natura 2000 è di circa 476 ettari.
Habitat 6430: Frange Erbacee Igrofile Alte dalle Pianure ai Livelli Montani e Alpini
L’habitat 6430 è composto da comunità erbacee igrofile alte, che si estendono dalle pianure fino ai livelli montani e alpini. Queste comunità comprendono numerose specie vegetali, tra cui Aconitum tauricum, Adenostylus – Doronicetum austriaci, Cirsio waldsteinii – Heracleetum transsivanici e altre.
Sebbene questo habitat sia presente in molte zone del Parco Nazionale Cozia, in genere è altamente frammentato, eccetto in alcune aree minori in alta quota dove la frammentazione è ridotta.
Ciononostante, lo stato di conservazione dell’habitat nel parco è molto buono.
La superficie totale dell’habitat nel Parco Nazionale Cozia e nei siti Natura 2000 è di circa 523 ettari.
Habitat 6230: Praterie Riche di Specie a Nardus su Substrati Silicei
L’habitat 6230 comprende praterie permanenti a Nardus, ricche di specie, che si sviluppano su substrati silicei in pianure, colline e montagne. La vegetazione è molto varia ma continua, e queste praterie hanno un elevato valore grazie alla loro ricchezza floristica.
La ricchezza specifica di queste praterie è generalmente correlata a una copertura di Nardus fino al 50% della vegetazione totale. Sono incluse anche le facies a Nardus dominante di altre associazioni montane, purché su substrati silicei e con ricchezza floristica elevata.
Questo habitat è presente in sei aree del Parco Nazionale Cozia. L’area più ampia, vicino alla vetta Cozia, è la più frammentata ma anche la più estesa. Le altre cinque, sebbene più piccole, non sono frammentate.
Nonostante la frammentazione, lo stato di conservazione dell’habitat è buono.
La superficie totale dell’habitat nel Parco Nazionale Cozia e nei siti Natura 2000 è di circa 76 ettari.
Habitat 6150: Praterie Boreali e Alpine su Substrati Silicei
L’habitat 6150 descrive praterie boreali e alpine su substrati silicei. Queste praterie sono associate a varie comunità vegetali, come Prímulo – Caricetum curvulae e Oreochloo – Juncetum trifidi.
Nel Parco Nazionale Cozia, lo stato di conservazione di questo habitat è molto buono. Occupa una superficie di circa 43 ettari nel parco e nei siti Natura 2000.
Habitat 40A0: Arbusteti Subcontinentali Peri-Pannonici
L’habitat 40A0 comprende arbusteti subcontinentali peri-pannonici, con diversi cenotaxa come Prunetum fruticosae e Siringo – Carpinion orientalis.
Nel Parco Nazionale Cozia, questo habitat presenta uno stato di conservazione eccellente, con una significativa variabilità nel grado di frammentazione. Predominano le aree poco frammentate, grazie all’isolamento e all’accesso difficile.
La superficie totale dell’habitat nel Parco Nazionale Cozia e nei siti Natura 2000 è di circa 517 ettari.
Habitat 4060: Arbusteti Alpini e Boreali della Romania
L’habitat 4060 comprende arbusteti alpini e boreali, con varie associazioni vegetali come Cetrario – Loiseleurietum procumbentis e Junipero – Bruckenthalietum.
Nel Parco Nazionale Cozia, questo habitat mostra variazioni nel grado di frammentazione, dalle zone moderatamente frammentate del massiccio Cozia a quelle altamente frammentate nel sud-ovest, vicino alle cime Cârligele e Olăneştilor.
Sebbene la presenza di questo habitat sia atipica a causa dell’assenza di aree propriamente alpine, gli arbusteti alpini e boreali si trovano in buono stato di conservazione in zone ecologicamente frammentate.
La superficie totale dell’habitat nel Parco Nazionale Cozia e nei siti Natura 2000 è di circa 216 ettari.
Habitat 3240: Vegetazione Legnosa con Salix elaeagnos lungo i Fiumi Montani
L’habitat 3240 è caratterizzato da vegetazione legnosa con Salix elaeagnos lungo i fiumi montani. Comprende arbusteti alti o densi formati da specie come Salix spp., Hippophae rhamnoides, Alnus spp. e Betula spp., che si sviluppano su depositi ghiaiosi di corsi d’acqua montani e boreali, con regime idrologico alpino e massimo flusso in estate.
Il substrato è costituito da rocce psammitiche-pelitiche con alternanza di marne, argille, sabbie e ciottoli, mentre i suoli sono alluvionali e poveri di sabbia, talvolta salinizzati. La fitocenosi comprende specie eurasiatiche, europee, centro-europee, cosmopolite e avventizie.
Tra le associazioni vegetali si trovano Hippophae – Salicetum elaeagni e Salicetum elaeagni-purpureae. Tuttavia, la conservazione di questo habitat è influenzata dalle recenti piogge torrenziali e da un elevato grado di frammentazione, in particolare nelle zone turistiche lungo i fiumi.
La superficie totale dell’habitat nel Parco Nazionale Cozia e nei siti Natura 2000 è di circa 40 ettari.
Habitat 3220: Vegetazione Erbacea lungo le Sponde dei Fiumi Montani
L’habitat 3220, costituito da vegetazione erbacea lungo le sponde dei fiumi montani, presenta il sottotipo 24.222 nel Parco Nazionale Cozia.
Le associazioni vegetali comprendono Calamagrostietum pseudophragmitis, Chrysosplenio alpini – Saxifragetum stellaris, Swertio punctatae – Saxifragetum stellaris, Philonotido – Calthetum laetae, Cardaminetum opizii, Caltho laetae – Ligularietum sibiricae e Carici remota – Calthaetum laetae.
Nel complesso, l’habitat presenta un buono stato di conservazione nel Parco Nazionale Cozia, ma risulta altamente frammentato, con aree disperse e di piccole dimensioni.
La superficie totale dell’habitat nel Parco Nazionale Cozia e nei siti Natura 2000 è di circa 90 ettari.
Aree Naturali Protette all’interno del Parco Nazionale Cozia
ROSCI0046 Cozia, ROSPA0025 Cozia-Buila-Vânturarița e la Riserva Naturale della Foresta di Călineşti-Brezoi sono aree protette situate nel distretto di Vâlcea, in Romania. Ognuna di queste riserve svolge un ruolo cruciale nella conservazione della biodiversità e degli ecosistemi unici della regione, offrendo habitat vitali per numerose specie vegetali e animali.
ROSCI0046 Cozia
ROSCI0046 Cozia si trova nel distretto di Vâlcea, nella regione biogeografica alpina continentale. Le coordinate del sito sono 45°20’2″ di latitudine nord e 24°18’2″ di longitudine est. L’altitudine varia da 296 a 1.659 metri, con una media di 789 metri.
L’area protetta copre 16.760 ettari e si sovrappone ai confini del Parco Nazionale Cozia. Secondo la legislazione romena e la Direttiva Habitat, l’obiettivo principale della gestione del sito è mantenere gli habitat naturali e le specie in uno stato di conservazione favorevole, attraverso misure di gestione che garantiscano la stabilità o l’aumento delle superfici naturali e degli habitat Natura 2000, oltre alla conservazione a lungo termine della struttura e delle funzioni specifiche. Si pone particolare attenzione al mantenimento della dinamica delle popolazioni e alla garanzia che l’area naturale delle specie non si riduca o non sia a rischio di ridursi nel prossimo futuro.
ROSPA0025 Cozia-Buila-Vânturarița
ROSPA0025 Cozia-Buila-Vânturarița è anch’essa situata nel distretto di Vâlcea, Romania, nella regione biogeografica alpina continentale. Le coordinate sono 45°17’49″ N e 24°13’26″ E. L’altitudine varia da 294 a 1.862 metri, con una media di 854 metri.
Questa area protetta copre 21.769 ettari ed è interamente compresa nel distretto di Vâlcea. Secondo la legislazione romena e la Direttiva Uccelli, l’obiettivo principale è la protezione, la gestione e il controllo delle specie ornitiche, nonché la definizione di regole per la conservazione. Ciò avviene attraverso misure mirate alla tutela degli uccelli, delle uova, dei nidi e degli habitat.
La parte inclusa nel Parco Nazionale Cozia è gestita dall’Amministrazione del Parco, mentre il resto del sito è sottoposto a diverse forme di gestione. Le misure mirano a garantire che la dinamica delle popolazioni indichi la possibilità di mantenimento a lungo termine come componente vitale dell’habitat naturale, evitando riduzioni dell’area di presenza delle specie.
Riserva Naturale della Foresta di Călineşti-Brezoi (Rezervaţia naturală Pădurea Călineşti-Brezoi)
La Riserva Naturale della Foresta di Călineşti-Brezoi è un’area protetta d’interesse nazionale situata nel distretto di Vâlcea. Con una superficie di 400 ettari, rientra nella categoria IV dell’IUCN, in quanto riserva naturale mista.
Dal punto di vista geomorfologico, presenta un rilievo particolare con formazioni rocciose modellate nei conglomerati di Brezoi, che includono guglie, torri, camini, piramidi, creste, falesie, terrazze e grotte. L’area ospita un’elevata diversità floristica, con specie termofile meridionali, endemiche e rare come Cotinus coggygria, Dianthus henteri, Galium valantoides var. bailloni, Thymus comosus, Pulsatilla montana, Daphne cneorum e Daphne mezereum. Il paesaggio si distingue per la varietà del rilievo, con foreste, boschetti, valli e piccoli prati secondari.
Anche la fauna è molto ricca, con specie come la lince (Lynx lynx), il camoscio (Rupicapra rupicapra), il capriolo (Capreolus capreolus), il cinghiale (Sus scrofa), la faina (Martes foina), la martora (Martes martes) e la vipera cornuta (Vipera ammodytes). Inoltre, la riserva ospita numerose specie di uccelli adattati ad ambienti rocciosi, boschivi e prativi.
La gestione della riserva è orientata alla conservazione delle specie e degli habitat, nonché alla tutela dei paesaggi e delle formazioni geologiche. Tra le specie degne di nota figurano il cormorano maggiore (Phalacrocorax carbo) e la stella alpina (Leontopodium alpinum). In termini di habitat, spicca la presenza dell’habitat Natura 2000 6150, corrispondente alle praterie boreali e alpine su substrati silicei.
Geologia della Regione di Cozia
Dal punto di vista geologico, Cozia presenta una varietà di formazioni composte principalmente da rocce cristalline nella parte centrale e settentrionale, con alcune formazioni sedimentarie a sud, disposte in una fascia orientata ovest-est su entrambi i lati del fiume Olt.
I monti di gneiss di Cozia dominano la maggior parte del parco, caratterizzati da pendii ripidi e un terreno accidentato. Sono presenti anche formazioni sedimentarie, come le brecce di Brezoi. Inoltre, il massiccio di Cozia si presenta come una piega anticlinale con pieghe secondarie sul suo fianco meridionale ed è segnato dalla presenza della faglia di Cozia, che separa le zone cristalline da quelle sedimentarie.
Il gneiss di Cozia, con grandi maglie di microclino, costituisce una parte significativa della regione centrale del massiccio, caratterizzata da pendii scoscesi. La morfologia e la vegetazione variano tra i versanti occidentale e orientale, quest’ultimo contraddistinto da torri rocciose e pareti nude sopra il Monastero di Stănișoara.
Alloggi nel Parco Nazionale Cozia, Romania
Cabina Cozia

La Cabina Cozia offre un alloggio confortevole con due edifici che dispongono in totale di 50 posti letto distribuiti in 12 camere, da 2-3 a 7-8 letti, alcune dotate di stufe in terracotta per maggiore comfort. Inoltre, dispone di un ristorante con piatti tipici rumeni, un bar accogliente e bagni con docce di acqua calda e fredda. L’elettricità è fornita dalla rete pubblica e l’acqua è disponibile presso il bar. Gli ospiti possono godere della ricezione DIGI TV con una varietà di programmi. Situata vicino al complesso Călimănești – Căciulata, la cabina è accessibile tramite un percorso panoramico di circa 5-6 ore, offrendo un’esperienza memorabile a 1.573 metri di altitudine.
Rifugio Turneanu

Il Rifugio Turneanu è una struttura in legno di nuova costruzione, ben isolata per garantire comfort. Ha una capacità di 3 posti su materassi, con un tavolo, offrendo un luogo tranquillo per riposare e godersi la natura. Si trova strategicamente sul bordo di Turneanu, lungo il sentiero TR/BR, a circa 1 ora o 1 ora e 15 minuti dalla vetta Cozia, offrendo un rifugio pratico per escursionisti e amanti della montagna.
Rifugio Lui Nae
Il rifugio Lui Nae si trova nei pittoreschi Monti Căpățănii, nella tranquilla Valle Puturoasă. Questo rifugio offre un’accogliente sosta per gli escursionisti, situato a circa due ore a piedi dalla foce del fiume Lotrișor. Con i suoi dintorni naturali impressionanti e la sua atmosfera serena, è il luogo ideale per riposare e godersi la bellezza del paesaggio.
Rifugio Armăsaru

Il Rifugio Armăsaru si trova in posizione strategica su Muchia Armăsarului, a soli 10 minuti dal fienile di Rotunda. Questa posizione privilegiata lo rende un punto di sosta ideale per gli escursionisti che esplorano la zona. Con il suo ambiente montano e accessibile, il rifugio offre un’accogliente pausa per chi cerca rifugio nel cuore della natura.
Per esplorare meglio la Romania, si consiglia anche una visita al Parco Nazionale Piatra Craiului per la sua importanza culturale.