Parco Nazionale della Sierra de las Nieves, Málaga, Spagna

Nel vasto e variegato paesaggio della Penisola Iberica, il Parco Nazionale della Sierra de las Nieves a Málaga è uno dei parchi nazionali spagnoli che si distingue come un ambiente naturale unico, offrendo ai visitatori un’esperienza indimenticabile a diretto contatto con la natura e la cultura andalusa. Questo articolo ti guiderà attraverso i suoi angoli più emblematici, la sua ricca biodiversità e le attività che puoi svolgere in questo spazio naturale suggestivo.

Contenuto

Informazioni sul Parco Nazionale della Sierra de las Nieves

Il Parco Nazionale della Sierra de las Nieves, dichiarato Riserva della Biosfera UNESCO il 15 giugno 1995 (in spagnolo), si trova nel cuore della comunità autonoma dell’Andalusia, precisamente nella provincia di Málaga, nel sud della Penisola Iberica. Questo parco è un paradiso per gli amanti della natura, con cime innevate in inverno, valli profonde e gole spettacolari. Qui spieghiamo come arrivarci e perché questo luogo dovrebbe essere tra le mete da non perdere.

Parco Nazionale della Sierra de las Nieves, Málaga, Spagna

Storia della creazione del Parco Nazionale

Con la scoperta scientifica del pinsapo nel 1837 da parte del botanico svizzero Edmond Boissier, iniziarono diverse iniziative per proteggere e conservare la Sierra de las Nieves, in particolare i suoi boschi di pinsapo. Ingegneri forestali e scienziati del XIX e dell’inizio del XX secolo, come Antonio Laynez, Máximo Laguna e altri, proposero misure di tutela per questi boschi e paesaggi naturali.

Nel tempo, la dichiarazione del Parco Nazionale è stata un processo adattato alle condizioni politiche e socioeconomiche di ogni epoca. Già nel 1914 iniziarono le prime richieste di protezione della foresta di pinsapo, ma eventi come la Guerra Civile Spagnola ritardarono queste iniziative. Con l’arrivo della democrazia, nel 1989 il Governo dell’Andalusia dichiarò il Parco Naturale della Sierra de las Nieves, dando inizio alla protezione effettiva di quest’area.

In passato, sulle cime, i "raccoglitori di neve" immagazzinavano la neve in fosse durante l’inverno per distribuirla d’estate nei paesi della provincia. Questo antico mestiere, sebbene paradossalmente responsabile del degrado della foresta di lecci di montagna, è all’origine del nome di quest’area naturale protetta.

La dichiarazione come Parco Naturale ha aumentato la consapevolezza locale sull’importanza della conservazione dei valori naturali, portando a iniziative come la proclamazione a Riserva della Biosfera UNESCO nel 1995. Nel 2011, il Consiglio Direttivo del Parco decise di avviare studi per valutare la possibilità di dichiararlo Parco Nazionale, processo culminato nel 2021 con l’approvazione della Legge 9/2021, che ufficialmente istituì il Parco Nazionale della Sierra de las Nieves.

Posizione geografica

La Sierra de las Nieves si trova a Málaga, all’estremità sud-occidentale della Cordigliera Betica, nella regione più elevata della Serranía de Ronda. È il punto più alto della zona occidentale dell’Andalusia, con il Pico Torrecilla che raggiunge i 1919 metri di altezza. Con una superficie di 20.132 ettari, comprende parte di diversi comuni tra cui Alozaina, Casaraboneta, El Burgo, Guaro, Istán, Monda, Ojén, Parauta, Ronda, Tolox e Yunquera. Inoltre, comuni come Serrato, Igualeja, Benahavís, Ojén, Guaro, Casarabonela e Alozaina fanno parte della Zona di Protezione Periferica del Parco.

L’area protetta del parco nazionale offre una combinazione unica di paesaggi naturali suggestivi e incantevoli angoli urbani nei suoi 14 comuni, che fanno parte del Parco Nazionale. Questi luoghi offrono serenità e fascino, lontani dal trambusto delle città, offrendo l’opportunità di perdersi o ritrovarsi.

La posizione geografica del parco è identificabile tramite le coordinate 36°44′N 4°59′W. Il Parco Nazionale è stato ufficialmente istituito nel 2021 e copre una superficie totale di 22.979,76 ettari.

Accessi

Ci sono due ingressi principali che conducono al nucleo centrale del parco: uno parte dalla strada tra Ronda e San Pedro de Alcántara, tramite una pista forestale che porta all’area ricreativa Los Quejigales; l’altro accesso si trova a Yunquera, attraverso una pista forestale che raggiunge i belvederi Saucillo e Caucón o Luis Ceballos. Oltre a questi punti di accesso, si può entrare nel parco anche dai paesi di Tolox, Istán ed El Burgo.

I principali itinerari all’interno del parco nazionale sono Quejigales-Torrecilla e Paseo Saucillo-Torrecilla, che conducono al punto più alto della regione occidentale dell’Andalusia. Un altro percorso molto apprezzato è il Mirador Ceballos-Tajo de la Caína, che attraversa la foresta di pinsapo del Caucón e offre viste spettacolari dal Tajo de la Caína.

Alloggi e servizi disponibili vicino al parco

Ci sono diverse opzioni di alloggio, dagli hotel alle case rurali, che permettono ai visitatori di vivere l’ospitalità locale mentre esplorano il parco. Si trovano numerose sistemazioni vicino al Parco Nazionale della Sierra de las Nieves nei paesi vicini, come Alozaina, Benahavís, Casarabonela, El Burgo, Yunquera, Tolox, Guaro, Monda, Ojén, Istán, Parauta, Igualeja, Serrato e Ronda, per citare i più rilevanti.

Alloggi vicino al Parco Nazionale della Sierra de las Nieves, Málaga, Spagna

In tutte queste località sono disponibili hotel, ostelli e case rurali per ogni tipo di turismo, con una varietà di prezzi e servizi come WiFi, ristoranti con cucina tipica andalusa, servizi per animali domestici, aree gioco per bambini e altro ancora.

Come arrivare al Parco Nazionale della Sierra de las Nieves

Per raggiungere il Parco Nazionale della Sierra de las Nieves, è necessario attraversare il pittoresco paese di Yunquera. Da Málaga, prendi l’autostrada A-357 verso ovest, poi segui le strade A-354 e A-366. Una volta arrivato a Yunquera, prendi l’uscita segnalata alla rotonda sulla destra. Questo ti condurrà in Calle Camino de Los Arbolitos. Prosegui lungo questa strada e arriverai a destinazione.

Geografia e clima nel Parco Nazionale della Sierra de las Nieves

Descrizione del territorio

Il parco è caratterizzato da formazioni montuose accidentate, con il Pico Torrecilla come vetta più alta, che offre viste spettacolari sulla regione. I paesaggi variano tra fitte foreste, fiumi tortuosi e gole profonde.

Geografia del Parco Nazionale della Sierra de las Nieves, Málaga, Spagna

Si trova in una zona geologica dove convergono i complessi Betici, Penibetici e le Unità di Gibilterra, dando origine a una notevole diversità geologica.

Si distinguono chiaramente tre tipi di sierre: le sierre bianche, rosse e brune.

La maggior parte del territorio è composta da litologie sedimentarie, principalmente calcari, marne e dolomie, note come sierre bianche, presenti nella stessa Sierra de las Nieves. Queste aree, situate nelle zone più elevate, si caratterizzano per i pendii ripidi, le gole profonde e un’abbondanza di formazioni carsiche come scogliere, pavimenti calcarei, grotte, abissi (tra cui il GESM, l’abisso più profondo dell’Andalusia con un dislivello di 1101 metri), doline e polje.

In secondo luogo troviamo le peridotiti e le serpentiniti, che formano le sierre rosse (come la Sierra Bermeja). Queste zone sono caratterizzate da forti pendenze e una rete fluviale incassata a causa della loro bassa permeabilità. Va sottolineato che gli affioramenti di rocce peridotitiche a Ronda sono tra i più estesi al mondo. Le peridotiti, rocce magmatiche rare nella crosta terrestre, assumono tonalità rossastre a causa dell’ossidazione del ferro che contengono.

Infine, intorno alle formazioni precedenti si trovano rocce di origine metamorfica, le sierre brune, dove affiorano scisti, gneiss e ardesie.

Geologia

I valori geologici di quest’area protetta sono altamente significativi e si concentrano su due aspetti principali: la bellezza dei suoi paesaggi carsici e l’unicità degli affioramenti di peridotite.

La Sierra de las Nieves ospita una combinazione di sierre bianche, formate principalmente da rocce sedimentarie come calcari e dolomie, e sierre brune, costituite da rocce ignee (peridotiti) che assumono tonalità rossastre per l’ossidazione del ferro, insieme a rocce metamorfiche come gneiss, ardesie e filladi, molto diverse da quelle del Parco Nazionale del Teide, un’altra area protetta della Penisola Iberica.

Il terreno è dominato da rocce calcaree, in particolare nel terzo settentrionale del parco, dove si trovano le quote più elevate come il Pico Torrecilla e il Cerro Alto. Queste rocce sono altamente solubili in acqua, il che ha generato un rilievo carsico con scogliere, doline, pavimenti calcarei, abissi e sorgenti. Notevole il sistema di cavità sotterranee, come l’abisso GESM, il più profondo dell’Andalusia, collegato a un acquifero che alimenta importanti fiumi della provincia di Málaga.

Nel terzo meridionale del parco predominano le rocce ultrabasiche o peridotiti, formando territori aspri con grandi differenze di altitudine. Questo massiccio di peridotiti ha grande valore geologico poiché rappresenta una porzione del mantello litosferico subcontinentale, emerso durante l’orogenesi alpina.

Dal punto di vista geomorfologico, si distingue per la varietà e l’estensione dei suoi paesaggi carsici, essendo uno dei migliori esempi di carsismo mediterraneo in transizione verso l’alta montagna. Presenta anche formazioni nevose vicine alla costa, antiche topografie carsiche sulle cime e numerose sorgenti ed emergenze idriche, alcune con proprietà medicinali. Inoltre, ospita un profondo carsismo sotterraneo con notevole evoluzione morfologica, con sistemi come l’abisso GESM e altre cavità importanti.

Clima

Il clima dell’area è caratterizzato da un’estate secca seguita da una stagione piovosa che va dall’autunno alla primavera, con alte temperature nei mesi estivi. La topografia influisce notevolmente sul clima, poiché le aree più alte sono più fresche e ricevono maggiori precipitazioni, permettendo la presenza del pinsapo in queste zone montane. Le precipitazioni variano tra i 700 mm e i 1800 mm, essendo più abbondanti nelle aree centrali ed elevate. Spostandosi verso est, le piogge diminuiscono fino a circa 700 mm. La maggior parte delle precipitazioni si concentra tra ottobre e marzo, mentre nei mesi estivi è scarsa, con meno di 15 mm al mese. Le temperature medie si aggirano intorno ai 14 °C. Durante l’estate variano tra 20 e 25 °C, mentre in inverno oscillano tra 8 e 10 °C.

Qual è il periodo migliore per visitare il Parco Nazionale della Sierra de las Nieves?

Anche se le visite e le attività all’aperto si possono godere durante tutto l’anno, data la posizione nel sud della Penisola Iberica e il clima della regione, è preferibile evitare i mesi estivi, da giugno a settembre, quando le temperature sono più elevate.

Periodo migliore per visitare la Sierra de las Nieves

Se desideri evitare le alte temperature estive e goderti un clima più fresco e piacevole per escursioni e altre attività all’aria aperta, la primavera e l’autunno sono ideali. In questi periodi, le temperature sono moderate e le piogge più frequenti, contribuendo alla bellezza del paesaggio con la vegetazione in fiore e i ruscelli attivi. Inoltre, il clima primaverile e autunnale permette un’esperienza più confortevole per esplorare i sentieri e i luoghi naturali del parco.

D’altra parte, se vuoi godere di giornate soleggiate e calde per attività come il bagno nei ruscelli e nelle piscine naturali, allora l’estate può essere una buona opzione. È importante però portare crema solare, sufficiente acqua e prendere precauzioni per evitare la disidratazione.

Anche l’inverno può essere un periodo interessante per visitare il parco, soprattutto se apprezzi la tranquillità e la serenità della natura invernale. Nonostante le temperature più fredde, è possibile godere di paesaggi innevati nelle zone più alte, offrendo un’esperienza unica per gli amanti della fotografia e dei paesaggi invernali.

Flora nel Parco Nazionale della Sierra de las Nieves

La posizione geografica strategica delle sierre della regione, insieme alla sua particolare configurazione geologica e orografica, dà origine a un’eccezionale diversità vegetale.

Piante selvatiche e flora autoctona nel Parco Nazionale della Sierra de las Nieves

Su suoli calcarei e dolomitici dominano ginepri e pinete, accompagnati da pini d’Aleppo (Pinus halepensis). Nelle zone di media montagna si trovano boschi di leccio (Quercus rotundifolia) e di pino marittimo (Pinus pinaster), oltre a ginepri (Juniperus phoenicea) e foreste miste di pini resiniferi e pinsapi (Abies pinsapo). In alta montagna spiccano i boschi decidui di roverella alpina (Quercus faginea subsp. alpestris), con aceri (Acer opalus subsp. granatense), sorbi montani (Sorbus aria) e tassi (Taxus baccata). Sulle cime prevalgono ginepri comuni (Juniperus communis) e sabine (Juniperus sabina), adattati a condizioni ambientali estreme. Nelle aree ripariali si trovano salici (Salix spp.) e oleandri (Nerium oleander) nelle zone basse, e frassini (Fraxinus angustifolia) in quelle più elevate.

I suoli serpentinico-peridotitici ospitano una flora specializzata, dominata da pinete resinifere con scarsa presenza di pinsapi. Nei corsi d’acqua sono comuni salici, oleandri e giunchi.

A sud del parco, su substrati scistosi, predominano le sugherete (Quercus suber), arricchite da roverelle e pinsapi nelle zone umide.

La regione ospita numerose specie endemiche, come Arenaria capillipes, Armeria colorata, Centaurea haenseleri, Saxifraga gemmulosa e Galium viridiflorum.

Fauna nel Parco Nazionale della Sierra de las Nieves

La diversità degli habitat nella Sierra de las Nieves ne fa un importante rifugio per la fauna selvatica, in particolare per le specie di media e alta montagna.

Animali selvatici nel Parco Nazionale della Sierra de las Nieves

Tra i mammiferi si distinguono lo stambecco iberico (Capra pyrenaica), il capriolo (Capreolus capreolus), la martora (Martes foina), la genetta (Genetta genetta), la mangusta egiziana (Herpestes ichneumon) e la lontra (Lutra lutra). Per quanto riguarda gli uccelli, troviamo l’aquila reale (Aquila chrysaetos), l’aquila di Bonelli (Aquila fasciata), il biancone (Circaetus gallicus), il gufo reale (Bubo bubo) e il falco pellegrino (Falco peregrinus), oltre a varie specie forestali e montane. Tra i rettili si segnalano la vipera dal naso camuso (Vipera latasti) e diverse specie di serpenti, mentre l’anfibio più rappresentativo è la salamandra pezzata (Salamandra salamandra subsp. longirostris). Nel regno degli invertebrati si distingue il gambero di fiume autoctono (Austropotamobius pallipes), con popolazioni residue nella regione.

Rapaci

La Sierra de las Nieves a Málaga, nella Penisola Iberica, è una meta eccezionale per gli appassionati di birdwatching, grazie alla varietà di rapaci che si possono osservare nei cieli. Tra le vette rocciose è comune avvistare il grifone (Gyps fulvus), il falco pellegrino (Falco peregrinus), l’aquila reale (Aquila chrysaetos), l’aquila di Bonelli (Aquila fasciata) e il gheppio comune (Falco tinnunculus).

Le aree boschive della Sierra ospitano specie residenti come la poiana comune (Buteo buteo), l’astore (Accipiter gentilis) e lo sparviero eurasiatico (Accipiter nisus). Durante l’estate arrivano visitatori stagionali come l’aquila minore (Hieraaetus pennatus) e il biancone (Circaetus gallicus).

Grifone (Gyps fulvus): Questo imponente uccello necrofago si distingue per le grandi dimensioni e la capacità di planare per ore alla ricerca di cibo.

Aquila reale (Aquila chrysaetos): Simbolo di potenza e libertà, è uno dei rapaci più ammirati per la sua forza e abilità nella caccia.

Biancone (Circaetus gallicus): Specializzato nella caccia ai serpenti, si distingue per la vista acuta e il volo silenzioso.

Aquila di Bonelli (Aquila fasciata): Conosciuta anche come aquila di Bonelli, caccia uccelli e piccoli mammiferi volando a bassa quota sopra terreni impervi.

Aquila minore (Hieraaetus pennatus): Questa piccola aquila si caratterizza per la varietà del piumaggio e la capacità di adattarsi a diversi habitat.

Poiana comune (Buteo buteo): Un rapace versatile che si nutre di una grande varietà di prede, dai roditori ai piccoli uccelli.

Astore (Accipiter gentilis): Cacciatore forestale eccezionale, usa la sorpresa e l’agilità per catturare le prede.

Falco pellegrino (Falco peregrinus): Famoso per essere l’uccello più veloce del mondo in picchiata, è uno spettacolo vederlo cacciare in volo.

Gheppio comune (Falco tinnunculus): Questo piccolo falco è facilmente riconoscibile per la sua capacità di rimanere fermo in volo mentre cerca prede.

Sparviero eurasiatico (Accipiter nisus): Agile e veloce, è un esperto nel manovrare tra gli alberi per sorprendere la preda.

Oltre a questi rapaci diurni, l’area protetta e la regione ospitano anche rapaci notturni come il gufo reale (Bubo bubo), la civetta (Athene noctua), l’allocco (Strix aluco), l’assiolo (Otus scops) e il barbagianni (Tyto alba). Sebbene non sia comune in questa zona, il gipeto (Gypaetus barbatus) è una specie emblematica in fase di recupero che simboleggia gli sforzi di conservazione in Spagna.

Ecosistemi rilevanti

Il parco è un mosaico di ecosistemi, dal Mediterraneo all’alta montagna, ognuno con specie uniche adattate a condizioni specifiche.

Cosa vedere e fare nel Parco Nazionale della Sierra de las Nieves

Vette, montagne e colline

Le numerose cime e i belvederi del parco offrono panorami impareggiabili, con il Mirador de las Nieves come tappa obbligata per i visitatori.

La provincia di Málaga, famosa per le sue spiagge e la costa, ospita anche alcune delle montagne più elevate della Spagna, con cime che sfiorano i 2000 metri. Tra le vette più importanti ci sono La Maroma (2.068 m) nella Sierra de Almijara e il Torrecilla (1.919 m) nella Sierra de las Nieves.

Ecco alcune delle montagne e vette più alte della Sierra de las Nieves e dintorni:

Cima del Arca (1.042 m)

Questa cima ospita il Vertice Geodetico Arca de Yunquera, con ampie viste panoramiche.

Cerro de la Cruz (1.019 m)

Da questa vetta si godono magnifici panorami, in particolare sulla Cañada de la Cuesta de los Hornillos.

Pico del Jarro (1.305 m)

Con vegetazione dominata da pinsapi, offre viste sulla Sierra de Alcaparaín, Sierra Prieta e Sierra Cabrilla.

Cerro del Picacho (1.425 m)

Situato vicino al Puerto de Saucillo, offre viste panoramiche sulla Sierra Cabrilla e Prieta.

Puerto del Caucón e Mirador de Luis Ceballos (1.247 m)

Offre viste sulla foresta di pinsapo e sulla valle del Guadalhorce, con un’ampia prospettiva sulle montagne circostanti.

Cerro Corona (1.303 m)

Formato da rocce peridotitiche, offre una vista unica sul paesaggio carsico della regione.

Raccomandazioni per le escursioni in montagna

Tuttavia, la salita ad alcune di queste vette non è segnalata, quindi è necessario avere una conoscenza preliminare della zona. Si consiglia vivamente di contattare una guida alpina per effettuare l’escursione in sicurezza.

Fiumi e cascate

Il parco ospita numerosi fiumi e cascate, tra cui il Río Verde e la cascata Quebrada del Agua, luoghi di eccezionale bellezza naturale.

Percorsi di escursionismo e trekking

Con una rete estesa di sentieri, tra i più importanti spicca il Camino del Pinsapar, un’esperienza immersiva nella natura per esplorare la flora e la fauna del parco.

Percorsi escursionistici per comune nella Sierra de las Nieves e dintorni

  1. Sierra de las Nieves – Quejigales – Puerto de los Pilones: Percorso dei Contrasti: Questo percorso offre un’esperienza escursionistica tra paesaggi diversi, da fitte foreste a vedute spettacolari dal Puerto de los Pilones.
  2. Sentieri di Ronda: Situata tra due parchi naturali, ospita specie protette come il pinsapo e la quercia di montagna. I suoi sentieri offrono viste panoramiche di grande bellezza.
  3. Sentieri di Casarabonela: Ai piedi della Sierra Prieta, offre tre percorsi per immergersi in paesaggi montani e osservare la Valle del Guadalhorce e il mare.
  4. Sentieri di Parauta: Dispone di percorsi per esplorare luoghi suggestivi, come la salita al Pico Torrecilla o il sentiero che conduce alla cascata La Rejiá.
  5. Sentieri di Alozaina – Puerto de Siete Fuentes: Offrono paesaggi contrastanti, dalla valle del Río Grande alla Sierra Prieta, con viste spettacolari e grande biodiversità.
  6. Sentieri di Ojén: Dalla Sierra Blanca alla Sierra Alpujata, i sentieri attraversano valli e montagne, come la valle di Juanar, nota per la sua bellezza naturale.
  7. Sentieri di Tolox – Ambiente naturale Chorrera de La Rejiá: Comprende il secondo punto più alto della provincia di Málaga, il Torrecilla, e sentieri che vi conducono con viste panoramiche e un’esperienza escursionistica unica.
  8. Sentiero PR-A 280 Istán – Charco del Canalón: Nella bacino del Río Verde, attraversa foreste di sughere e querce di montagna, permettendo di esplorare la ricca biodiversità.
  9. Sentieri di Guaro – Puerto Alto Guaro: Dominato da coltivazioni di ulivi e mandorli, ha sentieri per scoprire flora, fauna e paesaggi suggestivi.
  10. Sentieri di El Burgo – Loma de la Campana – Cañada de la Tocha: Circondati da pinsapi e lecci, sono ideali per gli amanti della natura e della tranquillità.
  11. Sentieri di Monda – Scoperta delle foreste di pinsapo della Sierra de las Nieves: Monda è perfetta per gli appassionati di speleologia, con sentieri che conducono a impressionanti abissi e grotte come la Sima del Camino Alto e la Cueva Santa.
  12. Sentieri di Yunquera: Punto di partenza per numerosi percorsi nella Sierra de las Nieves, con sentieri segnalati di vari livelli di difficoltà.
  13. Sentieri di Benahavís – Ambiente naturale: Offrono viste panoramiche su oltre 100 chilometri di costa e montagne, per un’esperienza escursionistica indimenticabile.
  14. Sentieri di Igualeja – Charco de la Cal: Rete ampia di sentieri che attraversano angoli suggestivi della Valle del Genal, ideali per gli amanti della natura e del trekking.
  15. Sentieri di Serrato – GR-7 Serrato – Sentiero Ardales: Circondati da montagne e fiumi, offrono la possibilità di esplorare l’ambiente naturale e scoprire luoghi come il Manantial.
  16. Escursioni con bambini: Per le famiglie ci sono percorsi brevi e facili, perfetti per godersi la natura con i più piccoli, senza dislivelli importanti e con paesaggi affascinanti.

Percorsi in bicicletta (MTB)

  1. Percorso MTB Puerto Martínez – Jorox: Attraversa il massiccio della Sierra Prieta, con viste panoramiche sulla Hoya de Málaga e i paesi circostanti. Si possono osservare specie faunistiche e godere del paesaggio di Jorox e dei suoi orti.
  2. Percorso MTB El Burgo – Puerto de la Mujer: Da El Burgo, si attraversano valli e rive con vegetazione rigogliosa, dove è possibile osservare gamberi autoctoni e lontre. Nelle zone più alte ci sono boschi di querce e lecci.
  3. Percorso MTB El Burgo – Espinazo del Perro: Combina paesaggi agricoli con zone forestali, attraversando l’Espinazo del Perro e passando per antichi sentieri reali e tagliafuoco. Offre viste panoramiche ed esplorazione del territorio di El Burgo.
  4. Percorso MTB Yunquera – Porticate: Percorso facile tra campi coltivati e foreste di castagni e ciliegi. Raggiunge l’eremo di Porticate con viste sulle cime e terrazze coltivate.
  5. Percorso MTB Yunquera – Tolox: Collega Yunquera e Tolox attraversando colline con vegetazione mediterranea e valli con frutteti e agrumeti. Offre panorami e elementi architettonici storici.
  6. Percorso MTB Puerto Martínez Dehesa – Alcaparaín: Percorso impegnativo attorno alla Sierra de Alcaparaín su pista forestale, con viste su villaggi, sierre e valli. Si osservano rapaci e si attraversano lecceti e foreste nei pressi della Sierra de los Merinos.
  7. Percorso MTB Monda – Guaro – Monda: Itinerario circolare tra coltivazioni di mandorli, ulivi, viti e piantagioni subtropicali come avocado. Offre un’esperienza varia in mountain bike.
  8. Percorso MTB Monda – Istán: Collega Monda e Istán attraverso antichi sentieri trasformati in piste forestali. Attraversa foreste di pini e sughere, oltre a orti e tenute agricole.
  9. Percorso MTB Istán – Castaño Santo: Conduce a uno degli alberi più emblematici dell’Andalusia, il Castaño Santo di Istán. Lungo la pista forestale si osservano specie vegetali e animali, nonché zone geologiche diverse.

Percorsi 4×4

Un ottimo modo per esplorare questa regione è tramite entusiasmanti percorsi in 4×4, prenotabili con Abeto del Sur, un’azienda impegnata nell’ecoturismo sostenibile. Propone un percorso circolare attorno al villaggio di Alozaina, tra antichi ulivi e paesaggi spettacolari. Questa avventura è perfetta per tutta la famiglia, con bambini di tutte le età che si divertono nella natura e imparano molto durante il tragitto.

La giornata inizia con la visita a un podere ecologico con ulivi secolari, dove si può ammirare la bellezza di questi alberi scolpiti dal tempo. Si esplora anche un eremo rupestre e una vecchia fornace da calce, elementi della storia locale.

Il percorso offre un tour panoramico a 360 gradi attorno ad Alozaina, con viste sul paese e i suoi dintorni. Si visita la fontana “El Albar” e si attraversano estesi oliveti, scoprendo l’importanza di questa coltura per la zona.

Una delle sorprese lungo il cammino è una piccola fattoria di bestiame, rara in questa zona. I più piccoli si divertono ad osservare gli animali da vicino.

Abeto del Sur ti porterà nella zona di Ardite, ricca di storia e resti archeologici. Qui si esplora una possibile antica costruzione funeraria.

Infine, il tour in 4×4 termina nel centro urbano, concludendo un’esperienza che permette di scoprire angoli unici di Alozaina.

Arrampicata e speleologia: luoghi e raccomandazioni

Per gli appassionati di arrampicata, le pareti calcaree offrono sfide entusiasmanti. È importante essere adeguatamente equipaggiati e, preferibilmente, accompagnati da una guida.

Osservazione della flora e della fauna: luoghi e stagioni migliori

La primavera è il periodo migliore per l’osservazione degli uccelli, mentre l’autunno offre un’opportunità unica per ammirare i cambiamenti cromatici della vegetazione.

Fotografia del paesaggio: consigli e orari migliori

Il parco offre scenari perfetti per la fotografia del paesaggio. Le ore d’oro all’alba e al tramonto garantiscono la luce naturale migliore per catturare la bellezza dell’ambiente circostante.

Punti panoramici della Sierra de las Nieves

Scopri le vedute impressionanti della Sierra de las Nieves attraverso i suoi punti panoramici, che offrono viste panoramiche impareggiabili su questo spettacolare ambiente naturale.

Posizioni dei punti panoramici nel Parco Nazionale della Sierra de las Nieves

Puerto de la Mujer

Da questo punto si possono ammirare le vedute del Cerro del Carramolo del Queso, parte della Serranía de Ronda e della Sierra de las Nieves.

Barranco del Monje

Un luogo con vegetazione densa e un’imponente parete rocciosa conosciuta come Tajo Grande, dove si trova la Cueva del Monje.

Punto panoramico di Ojén

Offre una magnifica vista panoramica sulla Cañada de la Encina, Cerro de La Cruz, Cerro de Las Camaretas e Tajo de Alberca.

Punto panoramico Luis Ceballos

Da qui si può osservare il bosco di pinsapo, la valle del Guadalhorce, il Tajo la Caína e il Peñón de los Enamorados.

Punto panoramico Puerto del Saucillo

Da questo punto si può ammirare gran parte della provincia, comprese le valli dei fiumi Grande e Guadalhorce, oltre a paesi vicini e le sierras Cabrilla e Prieta.

Punto panoramico Puntal de la Mesa

Offre vedute della valle del Río Verde, del Torrecilla, dell’Alcazaba, della Sierra Real e del bacino del Río Verde.

Punto panoramico Era de los Gamones

Da qui si può osservare il punto panoramico Luis Ceballos, il paese di Yunquera, la Hoya de Málaga, la costa e il mare.

Punto panoramico Tajo La Caina

Offre vedute del Tajo de la Caina e della Cañada de Carnicerías.

Punto panoramico Coloraillo

Famoso per le magnifiche vedute della parte settentrionale del parco e della sua estensione verso la Sierra Blanquilla e la Sierra Hidalga.

Punto panoramico Guarda Forestal

Da qui si possono osservare la Sierra del Pinar, la Sierra de las Nieves, la Sierra Prieta, la Sierra Cabrilla, la valle del fiume Turón ed El Burgo.

Punto panoramico Pinsapo de la Escalereta

Questo albero prodigioso, con oltre 350 anni, è il pinsapo più grande di tutto il Parco Naturale.

Punto panoramico Macho Montés

Offre vedute panoramiche della costa, del mare e della sierra, ed è dedicato allo stambecco iberico.

Punto panoramico Natural de El Juanar

Situato in una fitta pineta, offre vedute panoramiche che uniscono mare e montagne.

Punto panoramico Natural del Corzo

Offre vedute sul paese di Ojén, su parte della Costa del Sol e sulla città di Fuengirola.

Llano Cristóbal

Offre vedute della valle del fiume Guadalhorce e del paese di Casarabonela.

Punto panoramico naturale di Híjar

Offre vedute panoramiche di Tolox, della Sierra Cabrilla, della Sierra Prieta, del Pecho de la Cruz, della Fuente Amargosa, di Alozaina e altro ancora.

Punto panoramico Tajo Banderas

Offre vedute delle sierras che circondano Istán, del lago blu del bacino del Río Verde e, nei giorni limpidi, di Gibilterra e Ceuta.

Punto panoramico Herrizas

Offre una vista impressionante sul bacino della Concepción e sulla sua unione con il Río Verde.

Punto panoramico Embalse de la Concepción

Offre una prospettiva sul bacino e sulla sua unione con il Río Verde.

Punto panoramico Los Peñasquillos

Offre vedute della valle del Río Grande, uno dei principali fiumi della provincia.

Punto panoramico Cerro de la Cierva

Offre vedute sul paese di Ojén, su Fuengirola e sulla costa del Marocco.

Punto panoramico Puerto Alto de Guaro

Offre vedute sulla valle del Guadalhorce, sulla Sierra de las Nieves e sulla Sierra Canucha.

Punto panoramico naturale di Arroyo Hondo

Offre vedute delle sierras più importanti della Riserva della Biosfera della Sierra de las Nieves.

Punto panoramico Campana

Situato in una formazione rocciosa a forma di arco che ricorda una campana. Offre vedute panoramiche dominate dai terreni calcarei delle Sierras Blancas.

Foreste consigliate nella Sierra de las Nieves

Scopri le foreste uniche della Sierra de las Nieves attraverso questo catalogo realizzato dal Ministero dell’Ambiente della Junta de Andalucía. Ognuna di queste foreste, sia di pinsapo, leccio o tasso, presenta caratteristiche uniche che le legano alla storia e alla bellezza naturale dei nostri paesi. Conoscere e valorizzare questi luoghi ecologici è fondamentale per la loro conservazione e per preservare il nostro patrimonio ambientale.

Mostajos del Torrecilla

  • Posizione: Falda del Torrecilla
  • Comune: Tolox
  • Specie: Sorbus aria
  • Estensione: 2,70 ha

Pinsapar di Cubero

  • Posizione: Cubero
  • Comune: Yunquera
  • Specie: Abies pinsapo
  • Estensione: 56,34 ha

Pinsapar di Froncaile

  • Posizione: Froncaire
  • Comune: Tolox
  • Specie: Abies pinsapo
  • Estensione: 13,20 ha

Pinsapar della Cañada del Cuerno

  • Posizione: Cañada del Cuerno
  • Comuni: Parauta e Ronda
  • Specie: Abies pinsapo
  • Estensione: 30,92 ha

Pinsapar della Yedra

  • Posizione: Cueva de la Yedra
  • Comune: Tolox
  • Specie: Abies pinsapo
  • Estensione: 6,54 ha

Pinsapar della Cañada de Enmedio

  • Posizione: Cañada de Enmedio
  • Comune: Ronda
  • Specie: Abies pinsapo
  • Estensione: 21,10 ha

Pinsapar delle Ánimas

  • Posizione: Cañada de Las Ánimas
  • Comune: Ronda
  • Specie: Abies pinsapo
  • Estensione: 28,40 ha

Querceto della Perra

  • Posizione: Puerto de la Perra
  • Comune: Tolox
  • Specie: Quercus alpestris
  • Estensione: 12,54 ha

Querceto di Tolox

  • Posizione: Puerto de los Pilones
  • Comune: Tolox
  • Specie: Quercus alpestris
  • Estensione: 52,45 ha

Tasseto della Colada de los Tejos

  • Posizione: Colada de Los Tejos
  • Comune: Tolox
  • Specie: Abies pinsapo, Taxus baccata
  • Estensione: 5,47 ha

Luoghi di interesse vicino al Parco Nazionale della Sierra de las Nieves

I paesi della regione offrono numerosi luoghi di interesse e sono noti per il loro prezioso patrimonio storico, oltre che per celebrazioni uniche che riflettono la ricchezza culturale della zona. Alcuni di questi eventi includono i "Polvos" e la Festa del Coniglio a Parauta, la "Cohetá" a Tolox, il Carnevale della Farina ad Alozaina, la Zuppa dei Sette Rami e il Rogo di Giuda a El Burgo, oppure il Corpus Domini a Yunquera. Queste festività non solo offrono l’opportunità di godere delle tradizioni e della gastronomia locali ma anche di immergersi nel folclore e nell’allegria della comunità.

Museo dell’Aguardiente, Ojén

Il Museo dell’Aguardiente di Ojén offre un’affascinante panoramica sulla storia e sulla leggenda di uno dei liquori spagnoli più celebri del XIX secolo. Qui i visitatori possono esplorare la storia dell’aguardiente di Ojén attraverso etichette, fotografie, antichi contenitori e manifesti unici, immergendosi nella cultura locale.

Fontana e lavatoi di La Jaula, Monda

La Fontana e i lavatoi di La Jaula a Monda, risalenti al XVI secolo, sono testimonianze della storia e dell’architettura popolare della regione. Circondati dalla bellezza naturale del ruscello La Lucía, questi luoghi riflettono le caratteristiche tradizionali dell’architettura locale e offrono uno sguardo sul passato della comunità.

Acequia del Molino, El Burgo

L’Acequia del Molino a El Burgo è una vestigia medievale che offre un’esperienza unica ai visitatori. Lungo il fiume Turón, questo antico canale di irrigazione regala un ambiente naturale incantevole, ideale per passeggiare e godere del paesaggio imparando allo stesso tempo la storia locale.

Paseo del Balneario, Tolox

Il Paseo del Balneario di Tolox offre un’esperienza rilassante immersa nella natura. Costeggiato da grandi alberi che forniscono ombra, questo percorso conduce i visitatori alle terme di Fuente Amargosa, note per le loro proprietà benefiche per l’apparato respiratorio.

Centro culturale Al-Andalus, Guaro

Il Centro culturale Al-Andalus di Guaro è uno spazio dedicato a valorizzare il passato storico locale. Con il Museo Etnografico dell’Olio e un patio andaluso per eventi, questo centro offre un’immersione nella cultura e nella storia della regione.

Torre di avvistamento, Yunquera

La Torre di avvistamento di Yunquera, conosciuta anche come Castello di Yunquera, è una struttura del XVI secolo restaurata per ospitare il Centro di accoglienza dei visitatori del Parco Naturale della Sierra de las Nieves. Dichiarata Bene di Interesse Culturale, offre una veduta panoramica unica sulla regione.

Arco di Filippo V, Ronda

L’Arco di Filippo V a Ronda è una struttura storica che segna l’entrata del Ponte Vecchio. Costruito nel 1742, questo arco è un esempio impressionante dell’architettura dell’epoca, con dettagli ornamentali che ne riflettono l’importanza storica.

Belvedere naturale del Tajo Banderas, Istán

Il Belvedere naturale del Tajo Banderas a Istán offre magnifiche vedute panoramiche delle montagne circostanti e del bacino del Río Verde. Conosciuto per la sua importanza strategica in tempi di guerra, oggi è un luogo tranquillo dove ammirare la bellezza naturale.

Resti del Castello Arabo, Casarabonela

I resti del Castello Arabo di Casarabonela offrono uno scorcio sul passato medievale della regione. Oggi adattato come punto panoramico turistico, questo sito fornisce informazioni sulla vita in al-Andalus e offre splendide vedute dell’ambiente circostante.

Castello di María Sagredo, Alozaina

Il Castello di María Sagredo ad Alozaina, sebbene in rovina, è un ricordo della storia e del coraggio dell’eroina locale che difese il paese dall’invasione moresca. Dal suo Parco del Mirador, i visitatori possono godere di vedute eccezionali della regione.

Palazzo del XVI secolo, Benahavís

Il Palazzo del XVI secolo a Benahavís è un magnifico esempio di architettura nasride. Costruito nel XVI secolo, questo edificio storico offre una visione unica del passato della regione, con dettagli architettonici che riflettono il suo patrimonio culturale.

Arco di Calle del Altillo, Parauta

L’Arco di Calle El Altillo a Parauta è un gioiello architettonico risalente al XVI secolo. Costruito con solidi mattoni tipici della zona, questo arco è una testimonianza della storia e della cultura della regione, con oltre 500 anni di antichità.

Sorgente del Genal, Igualeja

Il Nacimiento del Genal a Igualeja è un autentico monumento naturale, dove l’acqua sgorga da una cavità in un massiccio calcareo. Conosciuto per la sua importanza nell’acquifero Yunquera-Sierra de las Nieves, questo luogo offre un’esperienza unica nella natura.

Chiesa di Nostra Signora del Rosario, Serrato

La Chiesa di Nostra Signora del Rosario a Serrato è una testimonianza della storia religiosa della regione. Costruita nel XVI secolo dopo la riconquista cristiana, questa chiesa è stata ristrutturata nel corso dei secoli, conservando la sua importanza culturale e architettonica.

Patrimonio, cultura e tradizione nella regione della Sierra de las Nieves, Málaga

Patrimonio storico e monumentale

La Sierra de las Nieves vanta un ricco patrimonio storico e monumentale che spazia dalla preistoria ai tempi più recenti. Nel Paleolitico superiore si trovano resti di strumenti litici nella zona di El Juanar, mentre nel Neolitico abbondano grotte e rifugi con arte rupestre, come le grotte di La Tinaja a Tolox e quella di Puerto del Viento tra Ronda ed El Burgo. Durante il dominio romano furono costruite strade e ville che trasformarono il paesaggio con coltivazioni di cereali, viti e ulivi. La città romana di Acinipo si distingue per il suo teatro ben conservato e per la zecca.

Con l’arrivo dei musulmani furono fondati casali, castelli e fortezze, oltre a sistemi di irrigazione che trasformarono l’agricoltura. Dopo la conquista cristiana furono costruite chiese ed eremi, e i mori furono espulsi. In tempi più recenti si distinguono i villaggi bianchi arroccati sulle montagne, con Ronda come punto di riferimento, nota per il suo ponte sul Tajo e la sua arena.

Patrimonio etnografico

Il patrimonio etnografico della Sierra de las Nieves è ricco e variegato, riflettendo il profondo rapporto tra l’essere umano e il suo ambiente naturale attraverso i millenni. Fin dalla preistoria l’attività umana ha lasciato un’impronta tangibile nelle attività economiche tradizionali della regione. Le coltivazioni asciutte di cereali, viti, ulivi e mandorli sono state fondamentali per l’economia locale, e si conservano ancora antiche pratiche come la trebbiatura, i frantoi e i terrazzamenti in pietra.

L’eredità andalusa nei sistemi di irrigazione e negli orti è notevole, con canali, bacini e impianti idraulici che permisero lo sviluppo di un’agricoltura prospera. Le figure del sindaco delle acque e del mugnaio furono essenziali nella gestione delle risorse idriche e nella macinazione dei cereali. Inoltre, fontane pubbliche, abbeveratoi e lavatoi testimoniano l’importanza dell’acqua nella vita quotidiana.

Mestieri come il fornaciaio, il produttore di calce e il minatore hanno lasciato il segno nella regione, con forni per mattoni e calce e antiche miniere che sfruttavano le risorse geologiche locali. Particolarmente rilevante è il mestiere del raccoglitore di neve, nato nel XVI secolo, con la trasformazione della neve in ghiaccio conservato in nevai e trasportato in varie città dell’Andalusia e oltre.

Il patrimonio etnografico della Sierra de las Nieves è una finestra affascinante sulle pratiche e sui modi di vita delle generazioni passate, rappresentando una parte fondamentale dell’identità culturale della regione.

Paesi e villaggi all’interno del parco

I piccoli villaggi e paesi sparsi nel parco, come Ronda, offrono uno scorcio autentico della vita rurale andalusa, della sua architettura storica e della sua ospitalità.

Tradizioni e festività locali

La Sierra de las Nieves è intrisa di ricco folclore e di una grande varietà di festività che si svolgono durante tutto l’anno, riflettendo una combinazione unica di influenze arabe e cristiane, oltre all’abbondanza di prodotti locali.

Il ciclo festivo inizia con il Carnevale di febbraio, con eventi come la Giornata dei Polvos a Tolox e gli Harineos ad Alozaina, che rievocano antiche tradizioni in cui si lanciava farina per esprimere interesse amoroso. Segue la Settimana Santa, con profonda devozione e solenni processioni, come il Paso di Istán o le celebrazioni a Casarabonela e Alozaina.

Maggio e giugno sono segnati da pellegrinaggi, dalle notti di San Giovanni e dalle celebrazioni del Corpus Domini, con eventi significativi a Yunquera e Alozaina, dove si fanno scoppiare le fruste per scacciare gli spiriti maligni. Nei mesi di luglio e agosto si svolgono feste patronali come quella di San Roque a Tolox e i pellegrinaggi in onore della Virgen del Carmen a Yunquera.

Le fiere di settembre e ottobre, in particolare ad Alozaina e Ojén, precedono la festività di Ognissanti del 1° novembre, quando a Istán e Ojén si celebra la tostoná con castagne appena raccolte. Durante il Natale il folclore si manifesta con eventi come i zambombeos a Istán e le pastorali a Monda.

Accanto a queste celebrazioni tradizionali si tengono anche festival gastronomici, come il Día de la Sopa Mondeña, la Fiera del Vino e della Castagna a Yunquera e il Día de la Naranja a Istán. La tradizione orale è anch’essa ricca, con storie, leggende e canti che riflettono la storia e il folclore locali, tra cui racconti di banditi, amori e tesori nascosti. È fondamentale preservare questo patrimonio culturale, poiché col tempo molte di queste tradizioni rischiano di scomparire.

Cucina tipica della regione

La cucina della Sierra de las Nieves è ricca e variegata, con piatti come il gazpacho andaluso e il lomo en manteca, che riflettono i sapori della terra. Assaggiare la cucina tipica andalusa è una delle attività consigliate, distinta sotto molti aspetti da quella di altre regioni spagnole.

I piatti tipici di Málaga, la città in cui si trova il parco, sono il risultato di secoli di influenze arabe e cristiane, oltre che dei prodotti coltivati e allevati nella zona. Si caratterizza per la varietà e la qualità degli ingredienti, tra cui carni, verdure, frutta, olive, mandorle, cereali, asparagi, funghi, cardi ed erbe aromatiche. Questi prodotti vengono combinati in ricette tradizionali che variano a seconda del luogo, come stufati di capra, stufati di cavolo e fagioli, un’ampia varietà di zuppe, malcocinado, migas, potaje, stufati di ceci, tra gli altri.

Le olive aliñadas, in particolare la varietà aloreña di Málaga, sono molto apprezzate e godono della Denominazione di Origine Protetta, essendo considerate le migliori sul mercato.

Inoltre, le particolari condizioni del suolo e del clima hanno reso la Sierra de las Nieves una zona vinicola d’eccezione. Documenti storici risalenti al I secolo a.C. attestano la produzione vinicola nell’area. Sebbene molti vigneti siano stati colpiti dalla piaga della fillossera alla fine del XIX secolo, la distillazione di liquori come il celebre Aguardiente de Ojén è rimasta parte importante della tradizione locale.

Artigianato

Nella Sierra de las Nieves la vita quotidiana del passato era strettamente legata alla produzione artigianale, una risposta alla necessità di autosufficienza nelle comunità montane. Questa tradizione è sopravvissuta fino ai giorni nostri, manifestandosi in varie forme di artigianato radicate nel territorio.

La lavorazione della pelle è uno dei mestieri più rappresentativi, basata su materiali come paglia, tela e cuoio. Questa abilità è stata trasmessa di generazione in generazione, mantenendo vivo il legame con i vecchi sentieri e i mulattieri della zona.

Nei paesi di Igualeja, Istán, Parauta e Casarabonela la lavorazione dell’esparto e della palma rimane una pratica specializzata. Tecniche simili a quelle tessili vengono utilizzate per creare oggetti domestici come ceste, stuoie e borse, oltre a strumenti per l’estrazione dell’olio e la produzione di formaggi e vino.

La lavorazione del legno e la forgiatura hanno anch’esse un ruolo importante nell’artigianato locale, con laboratori attivi a El Burgo, Ronda, Alozaina, Guaro e Yunquera. Inoltre, la ceramica è un’espressione artistica significativa in luoghi come Alozaina, El Burgo e Ronda, dove si producono pezzi di alta qualità e grande bellezza.

Per quanto riguarda i prodotti alimentari, la tradizione casearia a base di latte di capra è parte integrante del patrimonio agricolo della regione. Ogni paese intorno alla Sierra de las Nieves ha il proprio metodo di produzione, generando una varietà di formaggi con diversi gradi di stagionatura e qualità eccezionale.

Minacce e strategie di conservazione

Gli incendi boschivi rappresentano una delle principali minacce per il Parco Nazionale. Questi incendi sono stati frequenti nella zona e hanno avuto effetti devastanti, come la distruzione di interi boschi di pinsapo, come quelli della Cañada de la Encina o del Cerro Corona, negli ultimi decenni.

Il sovrapascolo è stato un’altra causa significativa che ha ostacolato la rigenerazione di molte aree. Sebbene questa minaccia sia diminuita grazie alla regolamentazione del pascolo, è essenziale considerare che il pascolo moderato può stimolare la produttività dei pascoli e mantenere la diversità biologica. Al contrario, il pascolo eccessivo può ridurre la copertura vegetale e ostacolare la rigenerazione naturale di specie arboree e arbustive. Inoltre, il sovrapascolo ha contribuito in modo significativo all’erosione nelle zone più elevate, impedendo la rigenerazione delle foreste di leccio d’alta montagna.

Il cambiamento climatico è un’altra grande minaccia. L’aumento delle temperature e i periodi di siccità prolungata possono aggravare gli effetti negativi degli incendi, delle infestazioni e delle malattie, oltre ad aumentare il rischio di erosione del suolo a causa dell’irregolarità e della natura torrenziale delle precipitazioni e della topografia del territorio. Gli studi suggeriscono una riduzione dell’habitat potenziale del pinsapo entro la fine del XXI secolo.

Per quanto riguarda i parassiti e le malattie forestali, vari organismi come i funghi Heterobasidium annosum e Armillaria mellea, il lepidottero Dioryctria aulloi e il coleottero della corteccia Cryphalus numidicus hanno causato gravi danni ai pinsapo negli ultimi decenni. Si ritiene che la loro diffusione sia favorita dall’indebolimento delle formazioni vegetali dovuto ai periodi di siccità. Attualmente è in corso un Piano di Recupero del Pinsapo, che comprende azioni di conservazione e ripristino degli habitat per proteggere e migliorare le popolazioni esistenti e recuperare le aree colpite dagli incendi.

Centri visitatori e punti informativi

I centri visitatori offrono informazioni preziose su itinerari, condizioni del parco e consigli per la sicurezza. Sono il primo punto di riferimento per pianificare la visita.

Ufficio turistico della Junta de Andalucía a Málaga

Telefono: 952 21 34 45

Parque Natural de la Sierra de las Nieves

Telefono: 951 03 83 00 / 951 03 82 48

Riserva della Biosfera Sierra de las Nieves

Telefono: 952 45 61 53

Centro informazioni e accoglienza El Burgo

Telefono: 658 034 452
Orari di apertura:
– Inverno: da mercoledì a sabato dalle 10:00 alle 14:00 e dalle 16:00 alle 18:00
– Estate: da mercoledì a sabato dalle 10:00 alle 14:00 e dalle 18:00 alle 20:00, domenica dalle 10:00 alle 14:00

Centro informazioni e accoglienza Tolox

Telefono: 951 774 239
Orari di apertura: da mercoledì a lunedì dalle 10:00 alle 14:00 e dalle 16:00 alle 18:00

Centro informazioni e accoglienza Yunquera

Telefono: 663 346 620
Orari di apertura:
– Inverno: sabato dalle 10:30 alle 14:00 e dalle 17:00 alle 19:00, domenica dalle 10:30 alle 14:00
– Estate: sabato dalle 10:30 alle 14:00 e dalle 18:00 alle 20:00, domenica dalle 10:30 alle 14:00

Centro informazioni Casarabonela e Giardino dei Cactus

Telefono: 952 45 60 53

Centro informazioni Ojén e Museo etnografico dell’olio e dell’aguardiente

Orari di apertura:
– Da lunedì a venerdì: dalle 11:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 18:00
– Sabato: dalle 11:30 alle 13:30


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